Nuovo allarme "bomba ambientale" lanciato sulla questione rifiuti dalla Funzione pubblica della CGIL che ancora una volta mette tutti sul chi va là rispetto a quella che potrebbe essere presto l'invasione dei rifiuti. "Sollecitiamo ancora una volta - scrive oggi il segretario della FP-CGIL Vincenzo Casciato -
il Consorzio dei Comuni Cosentini denominato ATO, al fine di
scongiurare il rischio imminente del blocco totale del servizio di raccolta dei rifiuti organici". Purtroppo un primo e poco edificante esempio di quello che potrà accadere da qui a pochi giorni, è ormai sotto gli occhi di tutti: "N
on è garantito il servizio di raccolta dei rifiuti urbani in larga parte del territorio compreso nell’area ATO sia per quanto riguarda la frazione organica che l’indifferenziata. In pratica, tutta la
fascia jonica cosentina, ivi compresa la Città di Corigliano-Rossano, nonché i Comuni dell’Alto Jonio e del Pollino, rischiano la paralisi, con pericolose conseguenze sul piano igienico-sanitario". "Il problema - spiega Casciaro - nasce dal fatto che
il consorzio che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti organici, sito in contrada Bucita di Rossano, ha ribadito la propria
indisponibilità alla prosecuzione del servizio, il cui termine contrattuale è scaduto lo scorso 31 dicembre. In extremis, l’ATO si era riunito lo scorso 30 dicembre e aveva convenuto con la società di gestione dell’impianto, una proroga di 7 giorni. Che sono scaduti. Nel frattempo,
non sono stati ancora affrontati, né tanto meno risolti, i problemi posti dal gestore, che vanno dalla regolarizzazione contrattuale successiva al termine dell’appalto già scaduto; alla individuazione di un nuovo sito di smaltimento per la destinazione finale degli scarti; nonché ancora alla definizione delle pendenze economiche tuttora irrisolte". Questa vicenda, peraltro, dovrà spingere la Provincia di Cosenza e l’intera Calabria ad affrontare ben altre questioni, nel più breve tempo possibile. "L’impianto di Bucita - precisa Casciaro - come altri nella nostra Regione, sono ormai
prossimi alla saturazione, per cui è necessario individuare soluzioni di lungo respiro per lo smaltimento degli scarti. A partire da questa situazione emergenziale,
è necessario che il problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti venga affrontato in modo strategico. La FP CGIL, pertanto, fa ancora una volta
appello a tutti i Sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale cosentino, presieduto dal sindaco di Rende, avv. Marcello Manna, affinché
l’impianto di Bucita riprenda la propria regolare funzionalità, restituendo serenità e tranquillità ai venti lavoratori addetti alla gestione dell’impianto medesimo.
Lavoratori che la FP CGIL Comprensoriale difenderà con ogni mezzo, non potendo ricadere su di loro i ritardi burocratico-amministrativi responsabili di tale stallo".