In occasione del quarto centenario della morte del poeta e drammaturgo
William Shakespeare, nel
Circolo Culturale di Mirto-Crosia si è svolta la serata dedicata a
«L'eterna bellezza di uno dei più grandi geni dell'Umanità». Ha aperto i lavori il presidente del Circolo, Franco Rizzo, che ha illustrato le motivazioni dell'incontro. Notando, fra l'altro, come sia utile conoscere di più e meglio un personaggio che, volenti o nolenti, incontriamo ogni giorno. In TV o al cinema o in teatro con la sua poesia e la sua prosa o con l'opera lirica o con il balletto. Uno dei massimi geni dell'Umanità, insieme a Dante Alighieri. E' poi seguito l'intervento della professoressa Stefania Rossi, in rappresentanza del Dirigente Scolastico dei Licei di Rossano. La quale, oltre ad esprimere il proprio compiacimento per l'iniziativa, ha anche dato conto dei vari impegni che la scuola pone in atto in campo artistico-culturale.
WILLIAM SHAKESPEARE, INVITO AGLI STUDENTI AFFINCHE' NE APPROFONDISCANO LA POETICA
Ha preso quindi la parola il
professor Carlo Fanelli, Docente di Drammaturgia ed Estetica del teatro presso l’Università degli Studi della Calabria, per parlare de
"La poetica eterna di William Shakespeare". Analizzando più da vicino le sue opere, il relatore ha sottolineato la grande ricchezza di temi che si trovano in Amleto, la maggiore e più completa opera del Bardo. Ha notato come quella di Giulietta e Romeo sia una storia carnale che va oltre l'elegia. Ha rilevato come ha innovato portando nel grande teatro la grande storia (Giulio Cesarea, Antonio e Cleopatra). E come, non potendo parlare della combattuta contemporaneità, abbia portato in scena i grandi drammi del medioevo inglese. Ha messo in risalto la grande abilità nel trovare meccanismi teatrali di grande suggestione come nel Marcante di Venezia. E ha concluso invitando tutti e soprattutto i numerosi studenti presenti a cogliere l'occasione per avvicinarsi e approfondire la poetica shakespeariana. L'esposizione del prof. Fanelli è stata magistralmente intervallata dalle letture dei bravissimi
Mariarosaria Bianco e Alessandro Castriota Scanderbeg che hanno offerto al pubblico pagine scelte da "Giulietta e Romeo" (scena "del balcone"), da "Antonio e Cleopatra" (onore e salvezza sono due cose che non vanno insieme), da "Amleto" (Essere o non essere), da "Giulio Cesare" (il discorso funebre di Antonio), da "Il mercante di Venezia" (inno alla misericordia ... nell'anno della misericordia) e infine da "La bisbetica domata" (la condizione della donna nel '600).