Visita Giannini, diffusa falsa ricostruzione dei fatti. Precisazioni del Comune e della Curia
In occasione della recente visita in città dell'attore internazionale Giancarlo Giannini, sarebbero state diffuse ricostruzioni inventate di sana pianta; che non solo avrebbero minato l'immagine delle città e delle istituzioni coinvolte, Comune e Diocesi, chiamate arbitrariamente in causa; ma anche dignità professionale dei rispettivi responsabili della comunicazione; del tutto estranei rispetto a quanto loro attribuito. A dichiararlo è l'amministrazione comunale, definendo molto gravi e offensive le affermazioni reiterate in questi giorni con vasta eco sui social e sui media.
"A nessun cittadino - si legge nella nota - ed in particolare a nessun operatore dell’informazione a qualsiasi titolo (pubblicista né tanto meno giornalista professionista regolarmente iscritto al rispettivo albo) è stato mai impedito, in qualsiasi modo, né da parte dell’Amministrazione Comunale né (da quanto ci consta) da parte della Diocesi di Rossano-Cariati, l’ingresso e l’eventuale reportage sulla visita dell’attore Giancarlo Giannini.
VISITA GIANNINI, NON VI E' STATO ALCUN IMPEDIMENTO AD HOC NEI CONFRONTI DI QUALSIVOGLIA CITTADINO
All’interno del Museo del Codex, la cui direzione e gestione degli ingressi non compete all’Amministrazione Comunale, accompagnato dal Sindaco Stefano Mascaro, dalla Giunta e dal responsabile comunicazione strategica dell’ente Lenin Montesanto, l’artista Giannini è entrato insieme all’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano ed alla presenza contestuale e festosa di numerosissimi cittadini; liberamente accorsi per attestare stima e riconoscenza pubblica all’Attore di fama nazionale ed internazionale. – Accertato, con ogni evidenza ed in pochissimo tempo, il raggiunto limite di capienza e, quindi, di sicurezza dell’ala all’interno della quale è custodito il Codex – Patrimonio Unesco dell’Umanità, si è reso necessario arrestare provvisoriamente l’altrimenti continuo flusso di ulteriori visitatori in ingresso. Il tutto per consentire la visita del Maestro Giannini.
Per gli eventuali disagi verificatisi, relativamente all’ingresso massivo al Museo, pur a ciò non essendo tenute, Amministrazione Comunale e Diocesi si sono infine scusate con tutti. NON VI È STATO, PERTANTO, ALCUN IMPEDIMENTO AD HOC NEI CONFRONTI DI QUALSIVOGLIA PRIVATO CITTADINO MESSO IN ATTO DA PARTE DI CHI NON AVEVA ALCUN TITOLO; OSPITE IN CASA D’ALTRI. Né, per ciò che concerne la comunicazione istituzionale e strategica dell’ente, vi sono mai state liste di qualsiasi tipo. Tantomeno di giornalisti, ammessi o esclusi a qualsiasi iniziativa pubblica e sempre aperta, promossa dall’Amministrazione Comunale.
QUELLA DIFFUSA E' UN'AUTENTICA FAKE NEWS
NON VI È STATA SOPRATTUTTO ALCUNA LIMITAZIONE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA O DEL DIRITTO DI CRONACA NEI CONFRONTI DI QUALSIASI OPERATORE DELL’INFORMAZIONE; sia esso iscritto o meno all’albo dei giornalisti (pubblicisti o professionisti). Così come è del resto attestato dall’ampia e diffusa eco dell’intero evento dettagliatamente documentato sia sui media tradizionali che sui social. QUELLA PURTROPPO DIFFUSA, IRRESPONSABILMENTE ALIMENTATA E PERFINO INGIGANTITA IN QUESTI GIORNI, AL DI LÀ DI OGNI ALTRO PROFILO, È SOLTANTO UNA AUTENTICA FAKE NEWS. LO RIPETIAMO COMPLETAMENTE DESTITUITA DI OGNI E QUALSIASI FONDAMENTO.
Un fatto molto grave e spiacevole per la particolarità delle cose dette e delle istituzioni coinvolte. Che rende quanto mai attuale il duplice appello del quale abbiamo già avuto modo di renderci interpreti. Cioè sia a rasserenare gli animi ed a non alimentare disinformazione e odio sociale; sia soprattutto ad esercitare sempre maggiori prudenza e sobrietà; da parte di tutti e soprattutto da parte di chi svolge ruoli istituzionali e pubblici. In particolare nella doverosa verifica delle fonti e della fondatezza di tutto quanto viene sempre più diffuso (molto spesso notizie false o spazzatura), a qualsiasi titolo, sulla rete e sulla rete.