Il Moto Club "Vespisti" di Rossano, ha acceso i motori per un'iniziativa di raccolta fondi tra gli iscritti da destinare alla Protezione Civile per la battaglia contro il Covid-19
DI MARTINA CARUSO Queste settimane di dura prova per il Paese, a causa della diffusione del nemico invisibile chiamato "Coronavirus", hanno messo in risalto la tenuta e l'abnegazione della Protezione Civile, forze dell'ordine e sistema sanitario, insieme al senso di responsabilità dei singoli cittadini. Di qui nell’incertezza, nella confusione, nella paura di questi giorni e nelle città che si svuotano di vita, le risposte positive non mancano: l’emergenza ha fatto emergere la centralità delle reti di prossimità e di solidarietà, oggi ancora più essenziali per contrastare l'emergenza. Non solo l’interesse e la partecipazione all’esistenza altrui, bensì qualcosa che si faccia premura, calore, accompagnamento in un periodo in cui il bene e un atteggiamento fiducioso non possono non far rumore. Per questo, all'appello della solidarietà non poteva che rispondere a gran voce il "
Vespa Club di Rossano" che, spinto dalla storia dell'icona motociclistica italiana che corre parallela alla storia del Paese, essendone anche il simbolo della rinascita italiana nel dopoguerra, guidati dal Presidente
Arci Francesco, con soci e direttivo hanno acceso i loro motori vespisti per una raccolta fondi,
tra gli iscritti, destinata alla
Protezione Civile nella dura battaglia contro il Covid-19: «
Si è preferito fare donazione con il club piuttosto che individualmente, per andare oltre il singolo e per lanciare un messaggio positivo».