Trofeo dei Parchi Naturali.Scoprire il Pollino pedalando tra Calabria e Basilicata
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Anche quest’anno, il Trofeo dei Parchi Naturali scalerà le vette del Parco Nazionale del Pollino da entrambi i versanti, esplorando l’area, dal 2015 patrimonio dell’UNESCO, in lungo e in largo.A comunicarlo è Elisabetta Ciminelli Staff Comunicazione Trofeo dei Parchi Naturali. Il circuito, infatti, prevede ben due tappe nel tempio del dio Apollo: la Marathon degli Aragonesi, giovane manifestazione nata nel 2014 e tra le ultime tappe inserite nella kermesse, e la fondatrice del circuito, la Marathon del Pollino, classica del sud alla sua XVI edizione. Il Parco Nazionale più esteso d’Italia, istituito nel 1988 ed effettivo dal 1993, oggetto di non poche critiche e atti di protesta spesso tutt’altro che civili, ha da subito dimostrato di essere un marchio di qualità importantissimo per entrambe le manifestazioni. Gli appassionati della Mtb, infatti, non osano saltare l’appuntamento con la sfida alle insidie del Monte.Qui l’avversario non è soltanto il ciclista a ruota, ma le aspre salite, i dislivelli fino a 2400 mt, i single track tecnici, i passaggi in sottoboschi umidi e freddi e le discese al cardiopalma. Una vera e propria impresa che panorami e viste mozzafiato contribuiscono a rendere adrenalina pura per gli amanti delle ruote grasse.Nel versante sud del Parco, in Calabria, il 12 giugno, i bikers saranno chiamati ad affrontare le prime vere salite del Circuito in un percorso di 62 km con 2400 mt di dislivello. Si partirà da Castrovillari, comune in provincia di Cosenza che, nonostante si presenti come una cittadina moderna, racchiude al suo interno un centro antico dalle caratteristiche pittoresche.Chi vuole arrivare dal sabato, e non si accontenta solo della compagnia dei tanti bikers che affolleranno la verifica tessere, può visitare il Castello Aragonese, oggi simbolo della città, ma un tempo luogo della discordia. Durante il loro dominio, infatti, gli Aragonesi, ai quali oggi si dedica anche il nome della Marathon, vennero aspramente osteggiati dalla popolazione e il castello venne edificato proprio per tener a freno le continue rivolte. Utilizzato come carcere fino al 1995, oggi è aperto al pubblico e rappresenta uno dei luoghi di maggior interesse della città.Attraversando il Ponte della Catena, divisione fisica tra l’area vecchia, la Civita, e la nuova, e passando per la Giudecca, l’antico quartiere ebraico, si raggiunge il pittoresco centro storico.Ci sarebbe tant’altro da visitare, come ad esempio il Santuario della Madonna del Castello, ma non dimentichiamo di esser qui per pedalare!A questo punto si sarà fatto tardi e per quegli atleti pronti ad infrangere il regime alimentare dello sportivo, Castrovillari ha ancora qualcosa da offrire. Ci riferiamo, ad esempio, al “Butirro del Pollino”, formaggio fresco lavorato a mano dalla forma di un piccolo caciocavallo, che nasconde al suo interno un morbido burro. Come non assaggiare, poi, le “ciotaredde” tipici dolcetti della tradizione, così chiamati per la semplicità con cui si prepara l’impasto (“ciota” significa scema).Il 26 giugno, il trofeo ci porterà nel versante opposto, quello lucano. Da Terranova del Pollino, location confermata anche per l’edizione 2016, prenderà il via la XVI Pollino Marathon: 2200 mt di dislivello e 65 km di gioia e sofferenza!Raggiungendo il grazioso borgo immerso nel cuore del Pollino alla vigilia, si ha l’opportunità di godere di una bellissima giornata all’insegna della natura, del relax o, per i più temerari, dell’avventura. Le Gole della Garavina, infatti, sono una tentazione per gli amanti di sport più estremi come il canyoning.Anche qui, dopo aver strappato il diario alimentare da biker, si potranno assaporare diverse prelibatezze della cucina tipica. La pasta è rigorosamente fatta in casa e servita possibilmente in piatti strabordanti ma, se proprio ci si vuole addentrare nella tradizione, bisogna assaggiare “Ungrattnoat”, zuppa di trippa macinata, uova e pecorino. E se ancora non bastasse, si potrebbe concludere con il dolce tipico: il timpallo rustico, particolare alimento dal sapore agrodolce. Prima di svelarne gli ingredienti se ne consiglia l’assaggio! Insomma, a giugno gli amici del circuito avranno molto da pedalare, ammirare e degustare. Un mese impegnativo trascorso in due regioni, Basilicata e Calabria, divise ed unite dal Massiccio del Pollino che, proprio grazie ad esso, condividono lo stesso destino anche nello Sport. D’altronde sono le uniche regioni italiane, e le poche al mondo, ad ospitare il Pino Loricato, specie tutelata, oltre che per il suo valore estetico, per la sua rarità. L’accoppiata Basilicata-Calabria, riproposta dalla Marathon degli Aragonesi e Pollino Marathon, a noi sembra vincente!