Longobucco, Pirillo: «La scuola custode di memoria e futuro»
Il sindaco: «Con i giovani si riscrive la narrazione della Calabria»

LONGOBUCCO – I MID non sono soltanto simboli da celebrare, ma tasselli di un mosaico che ci appartiene. La scuola è il luogo privilegiato per educare i giovani a riconoscerli e a farne motore di crescita culturale, sociale ed economica. Non esiste Calabria senza i suoi geni identitari, e non esistono nuove generazioni pronte al futuro senza la coscienza delle proprie radici.
È quanto sostiene il Sindaco Giovanni Pirillo nel messaggio di inizio anno scolastico rivolto a studenti, docenti, famiglie e personale amministrativo, richiamando il grande lavoro fatto della Regione per censire i cento Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria, tra i quali riecheggia forte la memoria del medico e scienziato Bruno da Longobucco, inventore della medicina moderna, e ricordando come il Progetto abbia aperto una stagione di consapevolezza e orgoglio collettivi nell’intera comunità calabrese.
«Conoscere e valorizzare i simboli della nostra memoria identitaria – sottolinea il Primo cittadino – significa offrire ai giovani una strada di appartenenza e di riscatto. Il nostro Bruno non è soltanto patrimonio di Longobucco ma di tutta la Calabria e della scienza universale. A lui abbiamo dedicato un Premio internazionale, che ogni anno mette insieme medici, studiosi, artisti e comunità, non come celebrazione sterile, ma come esercizio collettivo di memoria, e che quest’anno abbiamo riconosciuto a Nicola Leone, Rettore dell’Università della Calabria e Ordinario di Informatica (INF/01) presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dello stesso Ateneo, e Bruno Nardo, Professore Associato di Chirurgia Generale, Università della Calabria, Direttore U.O.C. di Chirurgia Generale, Azienda Ospedaliera di Cosenza. Bruno ci ricorda che la conoscenza, quando è condivisa, diventa progresso e la scuola è il luogo in cui memoria e futuro si incontrano. Formare studenti consapevoli del proprio patrimonio identitario, quindi, significa renderli cittadini capaci di costruire il domani».
«Non possiamo continuare a pensare – spiega ancora – che la grandezza nasca solo nei grandi centri o che le periferie abbiano un destino minore. Ognuno, con pari dignità, concorre a costruire la Calabria e il Paese del domani. La nostra forza è il valore della memoria, che appartiene a tutti e che tutti abbiamo il dovere di custodire e trasmettere. È questo il messaggio che consegno ai nostri ragazzi in occasione dell’inizio dell’anno scolastico».
«Comprendo – aggiunge il Sindaco - sia un processo difficile ripartire dalla memoria e la scuola non può e non deve essere lasciata sola. È necessario un patto educativo che tenga insieme famiglie, istituzioni e comunità. Non bastano i libri di testo: servono esempi, valori, pratiche quotidiane. Noi come amministrazione continueremo a sostenere progetti culturali e iniziative che rafforzino questo legame. Il Premio Bruno da Longobucco è già un tassello di questa alleanza, ma il vero investimento resta quello sui nostri ragazzi».
«Cari studenti – conclude Pirillo – vi auguro, quindi, che la scuola sia per voi non solo luogo di studio, ma spazio di libertà e partecipazione. Portate con voi l’orgoglio di appartenere a una storia lunga, fatevi carico del valore della memoria e trasformate tutto questo in impegno per il futuro. Longobucco vi accompagna, ma la Calabria e il mondo hanno bisogno del vostro talento e dell’orgoglio delle vostre radici».