Fare con le mani per promuovere inclusione e autonomia con I figli della luna
La Cooperativa lancia un laboratorio di oreficeria al centro diurno Il Sorriso

CORIGLIANO-ROSSANO – Includere attraverso il fare. È da questa consapevolezza che nasce la nuova iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale I Figli della Luna, rivolta ai ragazzi del centro diurno Il Sorriso: un laboratorio di oreficeria artigianale, concepito come esperienza educativa e formativa, ma anche come strumento concreto di inclusione sociale, stimolo alla creatività e valorizzazione delle abilità individuali.
Dopo il successo del laboratorio di sartoria, che ha visto i partecipanti cimentarsi con ago, filo e tessuti, ora tocca a tronchesine, pinze e pietre dure. Nasce così l’Officina del Gioiello, un nuovo percorso che unirà artigianato, design, manualità e autonomia personale.
«Il laboratorio – che si svilupperà lungo l’anno – culminerà con un evento finale: una sfilata in cui saranno presentati i lavori realizzati, frutto del percorso creativo e artigianale dei partecipanti».
A comunicarlo è il Presidente della Cooperativa, Lorenzo Notaristefano, affiancato dalla vicepresidente Marilena Prezzo, dal consigliere Francesca Prezzo e dai soci Antonella Celestino, Dora Quadro e Margherita Quadro, che esprimono grande soddisfazione per l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno accolto l’iniziativa.
La prima lezione si è svolta nella sede del centro, in via Pietro Malena allo Scalo di Rossano, dove si è respirato un clima di collaborazione, impegno e creatività condivisa.
Il laboratorio è condotto da Maria Elena Coletta, Maestro orafo con oltre vent’anni di esperienza e titolare dell’atelier Tradizione Oro dal 1949. I partecipanti sono stati guidati passo dopo passo nella creazione del loro primo gioiello: un paio di orecchini artigianali, realizzati interamente a mano.
Dotati degli strumenti del mestiere – pinze a punta piatta, pinze tonde e ritorte, tronchesi, chiodini, basi per orecchini, coppette filigranate e pietre dure naturali di diverse forme, colori e dimensioni – i ragazzi hanno imparato a progettare, selezionare i materiali, abbinare colori e assemblare i componenti per creare un prodotto bello, unico e soprattutto fatto da loro.
Oltre all’aspetto creativo, il laboratorio ha anche una forte valenza educativa e riabilitativa.
L’attività stimola la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, il pensiero progettuale, oltre a favorire la socializzazione e il lavoro di gruppo, in perfetto stile cooperative learning.
Tutti – ragazzi e operatori – sono stati coinvolti attivamente in oltre quattro ore di laboratorio, durante le quali si sono alternati disegni, prove, errori e sorrisi, fino al completamento del primo progetto. La soddisfazione finale nei volti dei partecipanti è stata la conferma più autentica del successo dell’iniziativa.
«Fare con le mani è un atto di espressione, di libertà e di valore – sottolineano i responsabili del progetto – e può diventare una via concreta per scoprire talenti nascosti, rafforzare l’autostima e promuovere l’autonomia. Questo è l’obiettivo de I Figli della Luna, che continua a investire in percorsi innovativi e strumenti educativi concreti per migliorare la qualità della vita dei ragazzi».