Calabria e Albania unite per una nuova narrazione turistica
Investire sull’entroterra: questo il messaggio del Presidente Begai chiudendo il tour istituzionale a Plataci

PLATACI – «Mi fa piacere constatare che Calabria e Albania siano oggi unite anche dal comune impegno istituzionale nel costruire e disseminare nel mondo una nuova narrazione, identitaria e distintiva, dei propri rispettivi territori, partendo da un ripensamento competitivo dello straordinario ed ancora inedito patrimonio delle aree interne. – Perché Albania, Italia e Calabria in particolare, custodiscono grandi valori, più forti e più importanti della stessa percezione che spesso di quei valori si ha. Sono, anche queste, le emozioni forti che mi sono state trasferite in ogni incontro, nel corso della mia visita e scoperta dei comuni e territori arbëreshë della Calabria. Resteranno per me ricordi indelebili. – Abbiamo, infatti, una storia incredibile da raccontare ed è questo che ogni turista deve scoprire sia a livello culturale ma anche a livello spirituale. Un visitatore deve scegliere di venire in Calabria oltre che per emozionarsi con la sua enogastronomia straordinaria anche per toccare con mano la tradizione, la cultura e l’antichissima lingua arbëreshe che ancora si parla qui. È una storia che ha più di cinque secoli, che sopravvive e che vale la pena raccontare come esperienza su scala globale. – Anche se piccola geograficamente, come la Calabria anche l’Albania ha tante cose da raccontare e mostrare al mondo come proposta culturale e identitaria. La percezione dell’Albania di un tempo, come quella della Calabria, è cambiata e sta cambiando. Siamo un Paese in cresciuta e sviluppo. Contiamo più di dieci milioni di turisti ogni anno. E sono turisti che vengono per scoprire i valori culturali e spirituali che abbiamo. Vogliamo condividere con il mondo, proprio come la Calabria, quell’Albania straordinaria che il mondo ancora non si aspetta».
È con questo convincimento intriso di incoraggianti prospettive di sviluppo per le due regioni che il Presidente della Repubblica d'Albania, Bajram Begaj, rispondendo alle domande del comunicatore strategico Lenin Montesanto (ideatore del progetto regionale MID Calabria Straordinaria), ha concluso, a Plataci, nelle scorse settimane il suo tour istituzionale in Calabria, insieme a Giuseppe Pietro Stamati, Sindaco di Plataci, tra i più piccoli e preziosi comuni dell'Arberia calabrese.
Proprio il Primo cittadino ha ringraziato il massimo rappresentante istituzionale della Shqipëria, ricordando emozionato una visita che rimarrà nella storia della comunità platacese. «Abbiamo suggellato – ha detto – un'antica amicizia quella tra l’Albania, l’Italia e gli italo-albanesi che oggi fa leva sulle grandi e importanti similitudini delle loro e nostre culture. Tra i comuni denominatori, esse possono vantare un entroterra bellissimo che, per quello che noi stessi constatiamo in Albania, ha iniziato un processo di sviluppo esponenziale, al quale guardare con attenzione ed emulazione. Ecco – ribadisce il Sindaco – questa, forse, potrebbe essere una lezione ed anche un invito alla Calabria che forse non riesce ancora ad avere consapevolezza piena del valore del proprio patrimonio identitario, dell’entroterra in primis, ancora poco raccontato e spesso ancora vittima di pregiudizi».
«Sono i nostri marcatori identitari distintivi – aggiunge – che possono e devono fare la differenza soprattutto in quell’incoraggiante percorso, avviato dalla Regione Calabria, per la costruzione di una destinazione turistico-esperienziale attrattiva e ricettiva 365 l’anno».
Il Primo Cittadino di Plataci ha ringraziato l'intera comunità non solo per aver partecipato attivamente alla cerimonia di accoglienza del Presidente Begaj, ma di esserne diventati veri protagonisti e portatori orgogliosi e sorridenti di identità.
«Un grazie particolare va anzi tutto ai nostri bambini – sottolinea – vestiti con il costume tradizionale ed al Gruppo di Musica e Balli popolari che si è esibito in piazza accogliendo il Presidente con la plurisecolare ed emozionante Lule Lule; grazie ancora al Consiglio Comunale tutto, ai i volontari per l'organizzazione e l'accoglienza, a tutte le istituzioni presenti, ai sindaci del territorio, al nostro Papàs Ariton, alla Fondazione Arbëreshe ed all'assessore regionale alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo. È stato – conclude Stamati – un bellissimo ed entusiasmante gioco di squadra per la nostra identità e per il nostro futuro».