Discarica Pipino, parla il sindaco Matalone: «Fiduciosi nel lavoro degli inquirenti»
Il primo cittadino di Scala Coeli: «Chiederò tutela per i diritti dei cittadini, diritti che, se le accuse dovessero essere confermate, sono stati evidentemente lesi»
SCALA COELI – Dopo la chiusura delle indagini e l'arrivo dei provvedimenti preventivi che hanno interessato la discarica di Pipino a Scala Coeli, parla il sindaco del comune della Sila Greca, Giovanni Matalone. Da martedì 12 novembre, le autorità hanno messo sotto chiave il sito, segnando una svolta dopo più di un anno di indagini scaturite dall'evento critico del 22 giugno 2023, quando - ricordiamo - una significativa fuoriuscita di percolato ha allarmato la comunità locale.
Il Primo cittadino, a seguito della formulazione delle imputazioni a carico di cinque persone per disastro ambientale, ha espresso il suo sincero riconoscimento nei confronti degli inquirenti per il lavoro meticoloso svolto nel corso delle indagini. «Ricordo come fosse ieri la notizia della fuoriuscita di percolato dalla discarica e le interlocuzioni con le autorità sovracomunali per attuare misure di contenimento dei danni ambientali», ha dichiarato Matalone.
Mentre la comunità di Scala Coeli si confronta con le conseguenze di questo lungo iter, il Sindaco ha sottolineato l'importanza di non cedere all’emotività nel cercare un colpevole immediato. «Sarebbe stato facile - dice oggi - sull’onda emotiva, trovare un responsabile, ma ho preferito aspettare che gli inquirenti completassero il loro lavoro».
Il sequestro della discarica ha riaperto una ferita mai completamente sanata per gli abitanti, che da anni vivono sotto la minaccia di potenziali danni ambientali derivanti dalla discarica. Tuttavia, il Sindaco ha evidenziato come questa vicenda possa rappresentare anche una nuova speranza. «Se ci sono stati errori nell’iter per l’ampliamento della discarica o nella fase di realizzazione dei lavori - sottolinea - i responsabili dovranno risponderne».
Con l'avvio del processo penale, Matalone si prepara a intraprendere un ruolo attivo nella tutela dei diritti della comunità che rappresenta. «Chiederò tutela per i diritti dei cittadini, diritti che, se le accuse dovessero essere confermate, sono stati evidentemente lesi», ha affermato con determinazione.
La comunità di Scala Coeli attende ora con attenzione gli sviluppi del processo, sperando in una giustizia che possa finalmente portare chiarezza e protezione per il loro ambiente.