La terza commissione approva Assistenza Sanitaria ai senza dimora e rilancio fondazione comunità greca in Calabria
Straface: «La Regione Calabria garantirà un accesso equo al fondamentale diritto alla salute e ridefinirà il qudro normativo per tutelare e valorizzare le tradizioni linguistiche e culturali dei Greci di Calabria»
REGGIO CALABRIA – Dare la possibilità ai cittadini senza fissa dimora, oggi esclusi dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) di essere iscritti nelle liste degli assistiti delle aziende sanitarie provinciali calabresi e riorganizzare e rafforzare la Fondazione per la Comunità Greca di Calabria.Sono, queste, le due diverse ed importanti novità, esaminate ed approvate stamani (mercoledì 11 settembre) dalla terza commissione consiliare sanità, attività sociali, culturali e formative del Consiglio Regionale presieduta da Pasqualina Straface e contenute, rispettivamente, nella proposta di legge di iniziativa del consigliere Amalia Bruni (Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle Aziende Sanitarie Provinciali calabresi) sostenuta dal Presidente Roberto Occhiuto e nella proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta Regionale (Fondazione Istituto Regionale per la Comunità Greca di Calabria).
«La proposta di legge regionale promossa dalla collega Bruni – spiega la Presidente – mira a garantire l'accesso ai servizi sanitari di base (quali l’assistenza da parte del medico di base e le prestazioni specialistiche/ambulatoriali) per le persone senza dimora di cittadinanza italiana che vivono in Calabria. Questa iniziativa affronta un importante problema sociale che iniziamo a vivere nella nostra quotidianità sia nelle città che nelle periferie calabresi. Essa mira a migliorare l'assistenza sanitaria promuovendo integrazione ed equità sociale. La Regione Calabria garantisce così un accesso equo al fondamentale diritto alla salute».
«C’è poi un’ultima questione legata alla valorizzazione delle minoranze linguistiche e alle aree interne alle quali la Giunta guidata dal Presidente Occhiuto, in particolare l’assessore al ramo Gianluca Gallo, stanno dando massima attenzione. È volontà del governo regionale, infatti, rivedere il quadro statutario e normativo dell’organo sociale che tutela la comunità grecanica. Con questo nuovo provvedimento, il Consiglio regionale approverà il nuovo Statuto della Fondazione Comunità Greca di Calabria, ridefinendo la sua organizzazione per tutelare e valorizzare le tradizioni linguistiche e culturali dei Greci di Calabria. La riforma, attraverso una maggiore efficienza gestionale e decisionale, mira – conclude Pasqualina Straface – a preservare il patrimonio culturale grecanico, promuovendo ricerca, formazione e scambi culturali, contribuendo così alla valorizzazione della nostra Regione a livello locale e internazionale. Tre le modifiche più importanti previste: il Presidente non sarà più un sindaco ma un soggetto terzo, nominato dal Presidente della Giunta regionale su proposta dell’assessore al ramo ed è investito dei più ampi poteri. L’introduzione dell’Assemblea di comunità che elabora i criteri generali per le linee di sviluppo culturale e scientifico dell’Istituto, fornisce una informativa periodica sul programma di attività dello stesso, recepisce proposte e suggerimenti in merito e definisce infine il programma concreto delle azioni e delle iniziative di intervento della Fondazione. Il Comitato tecnico-scientifico del nuovo statuto sostituisce la Commissione scientifico-culturale ed i suoi componenti sono designati dall’Assemblea di comunità».