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«Nell'area urbana di Corigliano strutture sportive nel totale abbandono»

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CORIGLIANO-ROSSANO – «Nell’area urbana di Corigliano i campi di calcio sono nel più totale stato di degrado. In via Monaco, nel borgo marinaro di Schiavonea, i mancati lavori di ristrutturazione potrebbero compromettere la partecipazione alle gare ufficiali. Il Valli Sant’Antonio, nel centro storico è una struttura coraggiosamente utilizzata da alcune società. La tribuna è inagibile, gli accessi sono pieni di erbacce e spesso si è al buio». A denunciare «il totale disinteresse da parte dell’Esecutivo Stasi rispetto agli impianti sportivi e all’opportunità che essi rappresentano per la pratica sportiva e rivitalizzare non da ultimo il centro storico» sono i Giovani de Il Movimento del Territorio.

«La situazione più eclatante  - dichiarano - riguarda però il Città di Corigliano di contrada Brillia. Qui si è, come spesso accade con le gestioni e le tempistiche di questa Amministrazione, al paradosso. La struttura era frequentata e tenuta in modo decoroso da una società di calcio, che si è impegnata in questi anni a mantenere il terreno di gioco perlomeno utilizzabile. Poi la chiusura, con tanto di post celebrativi, esultanze e grandi paroloni nei quali ci si è autoincensati su quanto sia profondo ed efficace l’impegno dell’amministrazione verso lo sport. Risultato, dopo mesi, anzi anni, ecco il Città di Corigliano abbandonato e distrutto, erba alta dappertutto, rifiuti. È diventato una vera e propria discarica a cielo aperto».

«Dopo aver rappresentato per tanti anni un punto di riferimento per il territorio, oggi la struttura è ridotta a ritrovo di balordi e slargo in cui abbandonare tranquillamente ingombranti ed altro materiale altamente inquinante. Questa – aggiungono - la situazione ad oggi. Occorre al più presto intervenire»

«Daniele Lavia ha esordito nella Corigliano Volley, formazione che militava in serie A, Rino Gattuso a quattordici anni ha dovuto prendere la valigia e fare il giovane emigrante di talento. In queste condizioni non appare nemmeno immaginabile trovare una classe imprenditoriale che ragioni su come investire in una realtà sportiva cittadina. Il campo sportivo Stefano Rizzo, nell’area urbana di Rossano, vie un’altra situazione. Per il suo utilizzo fuori controllo, non può che andare incontro all’usura. Troppe realtà - concludono - si contendono quel campo in erba sintetica sempre più logora». 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.