In Brasile intitolato un Largo a Carmine Motta emigrato da Morano
Porto Alegre rende omaggio ad un fiero rappresentante dell'eredità culturale italiana in terra gaúcha. Il sindaco Donadio: «Omaggio a un pioniere dell'italianità in Brasile»
MORANO - Porto Alegre, metropoli del Brasile meridionale, rende omaggio a Carmine Motta, fiero rappresentante dell'eredità culturale italiana in terra gaúcha.
Originario di Morano, dov'era nato il 28 luglio 1942, Motta era emigrato in Brasile il 2 luglio 1961, portando con sé l'identità e le tradizioni del suo paese. Già insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, da tutti ritenuto un vero e proprio pilastro della società moranese d'Oltreoceano, ha dedicato la sua esistenza al lavoro, alla famiglia e alla cura delle relazioni tra il nuovo e il vecchio Continente.
Oltre a essere un eccellente artigiano nel campo dell'alta sartoria, si è distinto come figura centrale nei salotti buoni del Brasile, dove ha promosso con passione le memorie, le idee e i valori del borgo natio. A lungo membro della Consulta Regionale per l'Emigrazione dei Calabresi all'Estero, è stato frequentemente al centro di scambi intellettuali tra la Calabria e il Brasile, cooperando per rafforzare soprattutto i legami di amicizia tra Porto Alegre e Morano. Legami storici, dunque. Che nel 1982 culminarono in un "gemellaggio civico" anche grazie alla sua instancabile e proficua mediazione, abbinata a quella di tanti altri moranesi illuminati.
Il progetto di intitolargli un "Largo" è frutto dell'intuizione del consigliere della Camera Municipale di Porto Alegre, Idenir Cecchim, animato dalla volontà di commemorare adeguatamente un personaggio di spicco della comunità moranese colà residente, paradigma di perfetta integrazione.
A sottolineare la portata di questo tributo, il sindaco di Morano, Mario Donadio. Il quale, con parole di rispetto e profonda gratitudine nei confronti del compianto concittadino - la cui scomparsa, avvenuta il 15 dicembre 2021 nel paese che lo aveva accolto, addolorò l'intera popolazione moranese - ne ha elogiato la memoria, additando la persona, il fine tessitore di un umanesimo delle azioni concrete, il padre di famiglia, a modello per le nuove generazioni. «Carmine - ha affermato Donadio - è stato a tutti gli effetti un ambasciatore delle nostre radici in Sud America. Con il suo impegno nel sociale ha contribuito a mantenere vivi e armoniosi i rapporti tra Morano e Porto Alegre, creando un ponte solido e duraturo tra realtà geograficamente lontane ma accomunate dal medesimo desiderio di pace e progresso. Il suo esempio continuerà a ispirare tutti noi. Salutiamo dunque con piacere e gratitudine la decisione della Camera Municipale di Porto Alegre di dedicare un luogo al nostro Carmine; riteniamo l'iniziativa non solo un segno di affetto per l'individuo (come del resto ve ne sono stati in passato per altri illustri concittadini che hanno concorso con la loro opera allo sviluppo del Brasile), ma un'evidenza simbolica dei vincoli che oggi uniscono Morano e Porto Alegre».
La cerimonia di scopertura dell'epigrafe odonomastica si terrà in forma solenne nel tardo pomeriggio di giovedì 22 agosto.