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Il viaggio simbolico dei gruppi Scout Cassano 1, Rossano 3 e Cosenza 2 in ricordo di Don Peppe Diana

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CASSANO JONIO - Nel fine settimana gli Scout del Cassano 1, del Rossano 3 e una rappresentanza del Cosenza 2 hanno voluto ricordare Don Peppe Diana, simbolo per tutti di speranza, perché egli stesso con la sua vita ha testimoniato quanto la speranza nel cambiamento possa far tanto e dar tanto.

I tre gruppi scout per trascorrere questo giorno in memoria di Don Peppe hanno chiesto il supporto del Gruppo Sportivo Velico L.N.I. Mirto Crosia, capitanata dal presidente da Jimmy Fusaro che ben volentieri ha messo a disposizione le barche a vele dei propri associati, che hanno veleggiato lungo con i loro capitani la costa ionica portando in mare i due gruppi scout. Il presidente Jimmy Fusaro del G.S.P. L.N.I. Mirto Crosia ha invitato e coinvolto non solo i suoi associati velisti ma ha chiesto la partecipazione all'evento all'associazione AVG Fanconi, VelaSi e Vele Spiegate, che partecipando insieme sono riusciti a trasmettere quel segnale di speranza fattivo di collaborazione e inclusione necessario per dimostrare quanto sia importante condividere, partecipare insieme, costruire insieme "speranza".

Don Peppe è divenuto un simbolo di speranza soprattutto per il suo coraggio nel denunciare apertamente il potere criminale della Camorra. Con la lettera pastorale intitolata "Per amore del mio popolo non tacerò", pubblicata nel Natale del 1991, Don Diana esortava i suoi concittadini a ribellarsi contro il sistema di violenza e omertà imposto dalla criminalità organizzata. Questo documento è diventato un manifesto della resistenza civile contro la mafia e ha ispirato molte persone a opporsi alla Camorra. Dopo la sua morte, Don Peppe Diana è stato riconosciuto come un simbolo di speranza, non solo per la comunità locale, ma per l'intera nazione italiana. L'esempio di impegno civile e di lotta per la giustizia sociale risuona profondamente con i principi dello scoutismo, i giovani sono incoraggiati a essere cittadini attivi e responsabili, pronti a difendere ciò che è giusto.

La sua vita dedicata al servizio della sua comunità e alla difesa dei più deboli ha rappresentato un esempio luminoso di come il servizio possa trasformarsi in una forza potente per il cambiamento sociale. Non solo, per gli scout, è un simbolo di speranza perché ha mostrato che anche di fronte a forze oscure e violente, la speranza può fiorire attraverso l'impegno personale e collettivo. La sua vita testimonia che nonostante le difficoltà e i pericoli, è possibile seminare i semi della giustizia e della pace, valori che sono al centro dell'educazione scout. Don Peppe Diana è un faro di speranza per i Clan Scout, un modello di vita che incarna i valori fondamentali dello scoutismo: il coraggio, il servizio, la speranza, la fede e l'educazione alla legalità. La sua memoria continua a ispirare nuove generazioni di scout a impegnarsi per un mondo più giusto e fraterno.

La Barcolata, che si è svolta sabato 17 agosto, nello specchio di mare sibarite, deve essere letta come simbolo di un viaggio comune verso la giustizia e la legalità, rafforzato dall'idea di comunità e condivisione di ideali. Un viaggio simbolico, una metafora del percorso di vita e di lotta di Don Peppe Diana, così come in una barcolata si naviga insieme verso una meta, la memoria di Don Peppe Diana ci invita a intraprendere un cammino collettivo verso un futuro più giusto.

Questo è quello che i due Clan, Rossano 3 e Cassano 1 accompagna: dai loro capi e i soci del Gruppo Sportivo Velico Mirto Crosia, ci hanno voluto testimoniare, perché attraverso l'esempio di Don Peppe i veri testimoni di speranza sono i ragazzi.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.