Ambulanze senza medico e mancanza di una struttura ospedaliera a Cassano: «Situazione grave»
Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per la tutela della salute pubblica: «La denuncia non basta, è ora del risveglio delle coscienze su una problematica che interpella tutti senza distinzione di colore politico»
CASSANO JONIO - «I calabresi devono sentire il dovere di non stancarsi mai di ringraziare gli operatori del servizio 118, i quali loro malgrado, sono costretti a lavorare in condizioni di enorme difficoltà. Dobbiamo essere tutti grati per quanto fanno».
È quanto afferma, Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per la tutela della salute pubblica di Cassano Jonio.
«Allo stesso tempo - denuncia -, non si può continuare a rimanere in silenzio su quanto accade oramai da tempo: chiamata alla Suem, arrivo di una prima ambulanza, naturalmente senza medico. Il paziente è in gravi condizioni, i primi soccorsi ma c'è bisogno del medico e allora bisogna attendere l'arrivo di una seconda ambulanza da Lungro: questa volta c'è. Il Governatore - Commissario della sanità, vuole prendere atto che così i malcapitati vanno direttamente incontro alla morte?».
«A Cassano - rimarca Garofalo - la situazione diventa ancora più grave per la mancanza di una struttura ospedaliera. Il tutto, lasciato nelle sole mani del servizio emergenza 118 chiamato a coprire un ampio territorio, che durante l'estate vede quintuplicare la popolazione residente. A questo, si deve aggiungere anche il continuo disservizio alla radiologia presso il locale poliambulatorio. Capiamo tutte le difficoltà, ma non può passare sotto silenzio e nell'indifferenza, che da queste parti il diritto alla salute diventa un optional».
«La denuncia non basta - ha concluso -, è ora del risveglio delle coscienze su una problematica che interpella tutti senza distinzione di colore politico».