Caloveto chiede l’attivazione dei pozzi del Trionto
Quest’anno la carenza idrica si è presentata in anticipo. Intanto continua la pulizia dei terreni per ridurre il rischio incendi
CALOVETO– Non siamo ancora in estate piena e la comunità si trova già a fronteggiare un’emergenza idrica importante che vede costretto l’Ente a centellinare la distribuzione dell’acqua e ad adottare misure utili a contenere disagi e disservizi.
È quanto dichiara il Sindaco Umberto Mazza informando di aver richiesto alla Sorical l’attivazione dei pozzi sul Trionto ed emanato un’ordinanza ad hoc per fronteggiare l’emergenza per tutto il periodo estivo.
In particolare, sul territorio comunale è fatto divieto assoluto di utilizzare l’acqua della condotta idrica comunale per annaffiare orti, giardini, terreni in generale, lavare cortili e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli a motore, il riempimento di vasche da giardino, piscine, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ri-circolazione dell’acqua (se non in quantità limitatissime). È, inoltre, vietato innestare pompe e manichette nelle fontanelle pubbliche che impediscano il libero prelievo di acqua, per riempire serbatoi, botti o cisterne installate su autoveicoli. Infine, non è possibile prelevare con qualsiasi mezzo l’acqua da fontanelle pubbliche per usi diversi da quelli consentiti.
La Polizia Municipale e tutti gli agenti di forza pubblica sono incaricati di far rispettare questa ordinanza e quella relativa alla manutenzione e pulizia dei terreni al fine di ridurre il rischio incendi.
Rivolta a tutti i proprietari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, ai proprietari di case e agli amministratori di stabili con annesse aree a verde, ai responsabili di cantieri edili e stradali, ai responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali, nell’ordinanza si chiede di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria ed alla pulizia della striscia di terreno per una larghezza di almeno 5 mt, mediante aratura o zappellatura ed asportazione di ogni seccume vegetale.
Decorsi 15 giorni i contravventori saranno soggetti a sanzioni amministrative, come previste per legge (da 100 a 800 euro). Le disposizioni hanno validità fino al 30 settembre