Barbieri ai fornelli con le detenute per il corso di cucina "Con le mani in pasta"
Promosso insieme all’Istituto Professionale Alberghiero Karol Wojtyla e coordinato dalla docente Rossana Barone il laboratorio si è sviluppato lungo 8 incontri presso la casa circondariale Rosetta Sisca di Castrovillari
CASTROVILLARI – Non far disperdere il patrimonio di conoscenze che lega chi vive in stato di detenzione con il mondo esterno, con i ricordi, i profumi, le ricette e gli ingredienti legati alla famiglia e promuovere, proprio da qui, dai piatti della tradizione, percorsi di reinserimento lavorativo ed opportunità per il futuro. È stato, questo, il leit-motiv e l’obiettivo del ciclo di incontri "Con le mani in pasta", il corso di cucina identitaria che ha visto protagonista Laura Barbieri insieme ad un gruppo di detenute della sezione femminile della casa circondariale Rosetta Sisca di Castrovillari guidata dal direttore Giuseppe Carrà.
Promosso insieme all’Istituto Professionale Alberghiero Karol Wojtyla e coordinato dalla docente Rossana Barone il laboratorio che si è sviluppato lungo 8 incontri, si è concluso nei giorni scorsi con una vera e propria festa nel corso della quale le detenute hanno realizzato dei sacchetti con tutte le prelibatezze realizzate con le proprie mani.
Si tratta di una nuova esperienza, stimolante ed emozionante allo stesso tempo, che si inserisce nel percorso di responsabilità sociale che la Famiglia Barbieri continua a portare avanti.
Dai taralli in padella, procedimento di cottura preferito per le corsiste, vista la disponibilità di strumentazioni che ognuna di loro ha solitamente in cella e in assenza, per esempio di un forno; alla schicchiulata, dai peperoni cruschi al torrone.
I sacchetti erano accompagnati da una frase ed un pensiero, ispirati ai temi della resilienza, della libertà e del riscatto.