"Giù le mani dal Porto" continua difendere l'infrastruttura portuale dall'insediamento industriale Baker Hughes
«Il coordinamento ha ritenuto opportuno formulare un documento ufficiale, col quale evidenzia le macroscopiche erroneità tecniche e giuridiche del progetto avente ad oggetto l'insediamento, indirizzato a tutte le istituzioni competenti»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il coordinamento Giù le mani dal Porto prosegue la sua lotta e continua a lavorare difendendo l'infrastruttura portuale dal rischio di insediamento del collosso industriale Baker Hughes.
«Senza farci minimamente distrarre dalla campagna elettorale che imperversa ovunque in città - asseriscono - continuiamo nella nostra battaglia sociale e di civiltà, con i soli strumenti che abbiamo: la ferrea volontà di proteggere il nostro territorio e la salute dei cittadini, l'onestà intellettuale e tanto studio. Riteniamo che piegare al volere dei potenti ancora una volta questo nostro lembo di terra, abbandonato, bistrattato, ultimo (di una più ultima Calabria) non è giusto e non è corretto».
«Il coordinamento - speigano - è determinato a portare avanti questa battaglia, fino alla fine. La porteremo avanti fin quando al nostro territorio non verrà riconosciuto ciò che merita, non stravolgendo più le regole, non annullando più le radici e le potenzialità. Il nostro Porto deve rimanere, al pari di altri porti, una strategica infrastruttura adibita alle funzioni ed alle attività proprie dei porti, e non essere destinato all'insediamento, sulle banchine, di un complesso industriale di metallurgia pesante (come nella fattispecie). Il progetto della Baker Hughes- Nuova Pignone può trovare la sua naturale allocazione nella zona industriale del Comune di Corigliano Rossano. Il Porto di Corigliano non è un "Porto fallito" come varie istituzioni affermano; mai come in questo periodo, nel nostro porto insistono due importanti progetti: il cantiere navale e il progetto della banchina per l'attracco delle navi da crociera. Facendo insediare nel nostro porto, con una concessione trentennale l'attività d'industria pesante come da progetto della Baker Hughes-Nuova Pignone, significa infliggere una ferita mortale al porto e al territorio».
«Ecco perché il coordinamento ha ritenuto opportuno formulare un documento ufficiale, col quale sono state evidenziate le macroscopiche erroneità tecniche e giuridiche del progetto avente ad oggetto l'insediamento industriale della Baker Hughes nel porto di Corigliano Calabro, indirizzato a tutte le istituzioni competenti. In merito, il coordinamento sta organizzando una conferenza stampa, aperta al pubblico e che comunicheremo a breve, per esporre ancora una volta la sua posizione, oramai nota e consolidata».