14 ore fa:Dalla Scuola delle Arti Maros alla ribalta del Teatro Brancaccio: la dolce ascesa di Desirèe Madeo
21 ore fa:Cosa si dice nella Calabria del nord-est: una settimana di notizie
49 minuti fa:Nuovo Piano commercio, l'associazione dei commercianti incontra il sindaco Stasi
15 ore fa:Questione BH, Stasi incalza ancora e Antoniozzi potrebbe aver scoperchiato un vaso di Pandora
19 ore fa:A Castrovillari si è chiusa la settima edizione del Festival Vivaldi
15 ore fa:Giallo nel centro di Sibari: giovane accoltellato in pieno giorno
20 ore fa:Canile comunale di Co-Ro: completati i lavori di ampliamento
1 ora fa:Il Consiglio comunale di Cariati approva il documento di programmazione: «Non c'è nessun danno erariale»
18 ore fa:L'ira della Straface si abbatte ancora su Stasi: «Gestione ridicola vicenda BH»
19 minuti fa:A tavola con i Greci, l'alberghiero di Castrovillari riscopre i sapori dell'età classica

Un anno fa "Mamma Simet" licenziò 40 lavoratori. «Da allora, per noi, è iniziato un lungo calvario»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «13 settembre 2022 -13 settembre 2023, un anno dal licenziamento messo in atto dalla Simet SpA nei confronti di 40 lavoratori e lavoratrici. Data in cui inizia il supplizio per tante famiglie senza più una certezza economica, a cui è stata deturpata la serenità e distrutta la dignità. Inizia il periodo dei volta faccia, il periodo in cui molti sono scomparsi, facevano finta di non vederti, periodo in cui altri hanno preso le distanze da noi che eravamo stati gettati nel baratro più sconfortante. Gli impegni presi con mutui, affitti, lo sviluppo culturale e sociale dei nostri figli, anche il semplice poter andare da un medico per fare una visita, sistemare un dente...il fare la spesa giornaliera...il semplice fabbisogno di ogni giorno... diventò tutto complicato. Poi le banche... le continue chiamate :" Il vostro conto in banca è negativo dovete venire a versare" ma cosa potevamo versare? Solo lacrime e disperazione!»

L'accorato appello di Elda Renna, portavoce del gruppo autisti licenziati dalla Simet S.p.A., che così continua: «Il completo menefreghismo delle istituzioni regionali e del governo centrale, quando i posti di lavoro si potevano salvare... ma in questo lunghissimo anno nulla è cambiato; Occhiuto nonostante le infinite richieste di incontri, non ci ha mai degnato neanche di 5 minuti, stesso atteggiamento da parte dei consiglieri regionali di maggioranza che dovrebbero lottare per i cittadini della città in cui vivono,e invece il loro atteggiamento è stato quello del menefreghismo totale. Noi non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Nelle aule dei tribunali stiamo conducendo la nostra battaglia, sperando nel buon senso dei giudici del lavoro, supportati dallo studio Legale di Cecere Susanna, tre donne coraggio che ci stanno proteggendo da ogni eventuale accanimento. A sostenerci c'è anche l'unico sindacato che ha sempre sostenuto noi lavoratori, la Faisa, nel nome di Francesco Bruno ed Antonio Sibio. Non ci siamo mai fermati: il coinvolgimento della stampa per noi è essenziale, perché è l'unico modo che abbiamo per raccontare la nostra storia e  darci voce in una società in cui i lavoratori hanno paura di far rispettare i propri diritti». 

«Un anno fa "Mamma Simet" ha fatto un scelta: senza di noi stava bene comunque; senza guardare i tantissimi sacrifici che ogni giorno facevamo per portare il pane a casa, ma soprattutto anche ricchezza all'azienda, il nostro darci completamente alle esigenze aziendali il forte senso di appartenenza che ci ha sempre contraddistinto,  spesso annullando le nostre stesse vite private. Potrei dirvi che in quest'anno di lacrime ne abbiamo versate tante, ma ci siamo rimboccati le maniche per lottare e continueremo a farlo. A noi piacerebbe ricevere quell'abbraccio che ci è mancato da coloro con cui abbiamo diviso il sonno, il cibo, i chilometri, le paure, le speranze; stiamo sempre attenti affinché nessun'altro dei nostri ex colleghi perda il posto, stiamo lottando anche per loro e spero che qualcuno di loro se ne rende conto».

«Noi ce la metteremo tutta per far rispettare le nostre vite dentro e fuori dalle aule dei tribunali. A Simet auguriamo un grandissimo rilancio aziendale, che porti ricchezza e servizi anche a questo territorio martoriato e privo di mezzi di comunicazione e di infrastrutture. Siamo stati cacciati fuori dalla porta, noi faremo tutto il possibile per riprenderci il nostro posto di lavoro,  rientrando da un grande portone spalancato dal nostro coraggio e dalla nostra determinazione ed anche dalle nostre lacrime» conclude.
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.