Selezionato lo stemma e il gonfalone della città di Corigliano-Rossano, ma divampa la polemica: ci sarebbe un errore marchiano
Chiusa la fase del concorso di idee, spetterà nelle prossime settimane al Consiglio Comunale fare le proprie valutazioni. Ma intanto gli esperti dicono: «Il motto di Corigliano è Cor Bonum, non Cor Bonium»
CORIGLIANO-ROSSANO - Nel corso del consiglio comunale odierno si è tenuta una speciale seduta della commissione statuto all'interno della quale sono stati presentati i bozzetti giunti per il Concorso di idee indetto dall'amministrazione comunale per l'ideazione dello stemma e del gonfalone della città. «La scelta del concorso di idee - si legge nella nota del Comune - è stata effettuata al fine di garantire, per una scelta importante e sentita come questa, di raccogliere le idee provenienti dal basso, ovvero da tutti coloro che avessero voluto partecipare a questa fase con una propria proposta. Una scelta che ha consentito di raccogliere undici proposte, da autori di tutta Italia». Ma anche in questo caso non mancano le polemiche. Che sono subito divampate sui social appena è iniziata la pubblicazione dei bozzetti nell'emiciclo civico.
La più importante e stridente riguarda proprio lo stemma/gonfalone che ha vinto la soluzione. Dove risulta all'interno un errore marchiano che sfregia il motto dell'allora stemma del Comune di Corigliano. Nel cui araldo, oltre ai simboli, era riportata l'appellativo "Cor Bonum" che però, nella stesura del nuovo stemma viene trasformato in un "Cor Bonium" che di fatto non significa nulla. Anzi, è una vera e propria «sciatteria» - come l'ha definita qualcuno - sgrammaticata, no sense e offensiva dell'antica tradizione letteraria classica che accomuna le due comunità di Corigliano e Rossano.
Ma Cor Bonium non è solo l'unico obbrobrio. Ci sarebbero, infatti, delle inesattezze stilistiche che rischierebbero la bocciatura in seno agli organi di valutazione che risiedono presso l'Ufficio della Presidenza della Repubblica. Insomma, di stemma e gonfalone c'è solo, al momento, un'idea che possiamo tranquillamente definire posticcia.
Eppure - per come si legge dalla nota - per giudicare le proposte, l'Amministrazione ha nominato una commissione tecnica di esperti di comprovata competenza: il prof. Ferruccio Ferruzzi nella qualità di presidente, già archivista di Stato, esperto in araldica, materia che ha insegnato alla scuola dell'archivio di Stato di Roma; Lorenzo Terzi nella qualità di componente, già archivista di Stato di Napoli, docente di storia delle istituzioni presso la scuola dell'archivio di Stato; Mario Perfetti nella qualità di componente, uno dei massimi esperti di araldica calabrese. La commissione tecnica aveva già avuto modo di valutare i bozzetti delle proposte sopraggiunte, conferendo un punteggio ad ogni proposta giunta in anonimato. Nella fase di valutazione purtroppo tre delle undici proposte sono state escluse dalla commissione per la violazione requisito dell'anonimato.
La seduta odierna della commissione Statuto, presieduta dalla presidente Isabella Monaco, coadiuvata dal Responsabile del Procedimento inerente al concorso di idee, ha proceduto ad aprire, per ogni proposta, le buste nelle quali era riportato l'autore di ogni bozzetto, associando quindi ogni proposta al proprio autore e rendendo quindi pubbliche le proposte. Oggi dunque, ai fini del Concorso di Idee indetto dall'Amministrazione, sono stati definiti i vincitori, che sono: Tiziana Bongiorno residente a Corigliano-Rossano, come prima classificata; il gruppo composto da Romano Emilio, residente a Pontecorvo, Milito Mario residente a Corigliano-Rossano, Milito Raffaele, residente a Corigliano-Rossano e Cerchiara Alessandro Giovanni, residente a Bari come secondi classificati; Rugna Riccardo residente a Corigliano-Rossano come terzo classificato. La commissione ha precisato sia nel verbale che durante la seduta di commissione come le proposte, in ogni caso, richiedano di essere adeguate sotto il profilo dell'araldica e della rappresentanza istituzionale.
Si chiude quindi la fase del concorso di idee e tutte le proposte pervenute, a partire da oggi, possono essere rese pubbliche e saranno quindi pubblicate sulle pagine istituzionali del Comune. Chiusa la fase del concorso di idee, spetterà nelle prossime settimane al Consiglio Comunale fare le proprie valutazioni e che tipo di percorso intraprendere prima di sottoporre la proposta alla attenzione dei massimi organi dello Stato. L'adozione dello stemma da parte di ogni comune, infatti, prevede la severa valutazione del servizio araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Quella del concorso di idee è stata un'idea per coinvolgere la comunità di una fase importante come la definizione dello stemma – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – e ringrazio tutti i partecipanti al concorso, a prescindere dalle valutazioni specifiche, perché hanno messo la loro arte ed il loro pensiero al servizio della città, offrendoci non soltanto delle proposte, ma anche degli spunti di riflessione importanti. Ringrazio anche la commissione tecnica, un organo necessario su un tema particolarmente complesso e delicato come quello della araldica istituzionale».
«Ho spesso sottolineato in queste settimane – continua il primo cittadino – come su un aspetto fondante come lo stemma della città, il Consiglio Comunale abbia il ruolo principale. Per questa ragione ho chiesto che la seduta odierna della commissione fosse svolta, di fatto, alla presenza del Consiglio Comunale e sarà poi il Consiglio Comunale, nelle prossime settimane, a determinarsi sul proseguo di questo percorso».