“Il Processo Civile Telematico dopo la Riforma Cartabia” : grande partecipazione per l'evento degli avvocati di Castrovillari
Giornata di aggiornamento all’indomani della introduzione della Riforma Cartabia, la Camera Civile “Domenico Mazziotti” di Castrovillari unitamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed all’Ordine degli Ingegneri di Cosenza
CASTROVILLARI - All’indomani della introduzione della Riforma Cartabia, la Camera Civile “Domenico Mazziotti” di Castrovillari unitamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ed all’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, nonché con l’ Area Manager Bussines Line LEXTEL. ha organizzato presso l’Aula Magna del Tribunale, un convegno dal titolo “Il Processo Civile Telematico dopo la Riforma Cartabia”
Ad introdurre i lavori l’avv. Antonella Gialdino, Presidente della Camera Civile che ha salutato i prestigiosi ospiti ed i partecipanti, ringraziando per la loro presenza.
A seguire i saluti istituzionali dell’ Avv. Nicoletta Bauleo – Presidente Ordine Avvocati di Castrovillari, dell’ Ing. Salvatore Risoli, Tesoriere dell’ Ordine Ingegneri Cosenza che ha portato i saluti anche del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri,
dell’ Avv.G. Brandi Cordasco Salmena, Presidente del Comitato Scientifico della Camera Civile di Castrovillari, Componente Commissione Unione Nazionale C.C. ADR- e del Dott. Andrea Sicilia – Area Manager Bussines Line LEXTEL.
Dopo i saluti Istituzionali è intervenuto l’Avv. Roberto Laghi Presidente emerito del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari.
A seguire ha relazionato l’ Avv. Antonino Gangemi, Presidente della Camera Civile di Reggio Calabria che ha evidenziato criticità ed incongruenze della riforma Cartabia che nasce per volontà dell’Europa, in funzione del Pnrr .
Ad allarmare gli Avvocati, dichiara l’avv. Gangemi, tra le altre, sono le significative modifiche alla fase introduttiva del processo, che presuppongono che i il Giudice, entro 15 giorni dalla costituzione del convenuto, dovrebbe aver raggiunto una tale conoscenza della causa da poter adottare i provvedimenti istruttori. Inoltre è ritenuta sfuggente la previsione normativa dell’onere posto a carico del convenuto di prendere posizione “in modo chiaro e specifico”. La formulazione della norma sul nuovo procedimento semplificato di cognizione, rischia un’eccessiva estensione dei termini, finendo per sacrificare l’esercizio dei diritti difensivi e del contraddittorio in un ampio ventaglio di situazioni.
Insomma,il rischio ha commentato l’avv.Gangemi è quello di assistere all’allungamento della durata dei processi. Inoltre l’avv. Gangemi si è soffermato sulle specializzazioni forensi, cioè sul riconoscimento del titolo di “avvocato specialista”, del quale si parla da più anni e che non sempre si presenta come uno strumento per rafforzare le qualità delle prestazioni professionali dei legali e per garantire agli utenti la qualità e la preparazione necessarie per la tutela dei diritti.