Mobilitazione regionale del settore forestazione, serve un ricambio generazionale e risorse finanziarie
Nicoletti (Flai Cgil): «Dalla provincia di Cosenza, a sostegno della mobilitazione di giorno 12, partiranno otto pullman e decine di auto»
COSENZA - Ci sarà una massiccia partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto della forestazione, della provincia di Cosenza, alla grande mobilitazione regionale di venerdì 12 maggio, alle 9:30, in piazza San Francesco da Paola, presso la cittadella regionale a Catanzaro.
È quanto si legge in una nota stampa della Fai Flai e Uila, che richiedono attenzione rispetto alla piattaforma rivendicativa dove si ribadisce che il settore non può più fare a meno di un ricambio generazionale.
«Il settore forestale in Calabria – continuano - conta ormai poco più di 4000 lavoratori/trici, con un’età media che si aggira attorno ai 60 anni, ovviamente con questi numeri è impensabile poter mettere in campo progettazioni per tutelare un patrimonio boschivo di oltre 650 mila ettari in un territorio fragilissimo dal punto di vista idrogeologico. Intere aree montane rischiano la desertificazione a causa della mancanza di manutenzione, anche a livello infrastrutturale, vista il recente crollo del ponte di Longobucco, che tanto ha fatto parlare i media nazionale e locali. I tagli, che si rinnovano di anno in anno, delle risorse finanziarie statali, passate da 130 a 60 milioni di euro, non rendono possibile una vera programmazione dell’intero settore, non garantiscono né le attività ordinarie di prevenzione e tutela ambientale né a garantire gli stipendi degli stessi lavoratori».
«Nonostante decine di incontri – aggiungono - che avevano portato alla firma del contratto integrativo regionale nel 2019 questo non è stato mai recepito dai vari governi regionali che si sono succeduti. Considerata l’attuale situazione e normativa vigente in materia, sarà necessario applicare interamente le norme contrattuali nazionali e avviare un immediato percorso per sbloccare questa palese anomalia all’interno della nostra Regione. Il dissesto Idrogeologico interessa l’intero territorio e rappresenta una delle problematiche più urgenti da Affrontare, l’abbandono delle aree interne, ed una precaria manutenzione dei versamenti e dei corsi d’acqua, aggravano il dissesto e l’esposizione del territorio calabrese a fenomeni franosi e alluvionali, per quanto suddetto la sorveglianza idraulica è un settore altamente strategico per contrastare tali rischi, ma diventa indispensabile superare i vuoti normativi e le criticità organizzative, necessarie alla sicurezza del territorio regionale».
«Dalla provincia di Cosenza, a sostegno della mobilitazione di giorno 12, partiranno 8 pullman e decine di auto. I lavoratori/trici non faranno mancare il loro supporto e la loro voce, per come è come tradizione e storia dei forestali Calabresi».