Rapani (FdI): «Rilanciare gli istituti agrari calabresi»
Il senatore di Fratelli d’Italia in visita all’IIS Majorana di Corigliano-Rossano: «Cambio di paradigma per lo sviluppo del Made in Italy»
CORIGLIANO-ROSSANO– «Non c'è niente di più profondamente legato alla nostra cultura, dell'agricoltura. Negli istituti in cui si insegna a coltivare, a valorizzare la terra e a tutelare la biodiversità, c'è una capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi. La vera opportunità per il rilancio dell'economia può e deve passare da qui, facilitata da percorsi di innovazione e modernità e dal passaggio di testimone da una generazione all'altra. – Il coordinamento di Corigliano – Rossano di Fratelli d'Italia rilancia le affermazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni pronunciate in occasione della sua partecipazione alla 55esima edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati conclusosi nei giorni scorsi a Verona».
«Registriamo con soddisfazione – aggiunge il Coordinamento FDI – le posizioni espresse per la prima volta in assoluto da parte di un Presidente del Consiglio Italiano che ha riconosciuto, finalmente, il valore fondante della formazione degli istituti alberghieri e professionali per l'accoglienza».
«Nei giorni scorsi – proseguono – abbiamo avuto l'occasione di accompagnare, attraverso i dirigenti locali di FDI Guglielmo Caputo e Gioacchino Campolo, il senatore Ernesto Rapani in visita ai due istituti cittadini IPSEOA – Istituto Professionale Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera ed ITA – Istituto Tecnico Agrario, entrambi indirizzo dell'Istituto d'Istruzione Superiore (IIS) Majorana di Corigliano-Rossano, guidati dal dirigente scolastico Saverio Madera e divenuto negli ultimi mesi uno dei laboratori e delle esperienze virtuose regionali più tangibili di quel cambio di passo e di paradigma culturale, così come interpretato e promosso dal Governo Nazionale, nella consapevolezza della forza competitiva della formazione e delle professioni del mondo agricolo».
«Siamo – continuano – di fronte ad un vero e proprio ribaltamento concettuale della visione di sviluppo eco-sostenibile di un Paese che è distintivo ed inimitabile nel mondo per identità, per biodiversità agroalimentare e per qualità enogastronomica e che non può più permettersi di relegare a livelli diversi e qualitativamente più scarsi, così come purtroppo è stato fatto fino ad oggi e con le conseguenze negative che conosciamo a più livelli, contenuti e strumenti di formazione superiore direttamente legati alla terra, all'agricoltura, alla ricettività ed anche tutte le politiche per i turismi. Se questo nuovo orizzonte, scandito anche dalle iniziative di rottura che sta portando avanti il nuovo Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare guidato da Francesco Lollobrigida, va bene per l'Italia intera e fa più che bene al suo riposizionamento strategico del complessivo Made in Italy nel Mediterraneo e nel mondo esso – proseguono – vale ancor di più per il Mezzogiorno e per la Calabria in particolare che ha da sempre fatto registrare una sistematica, paradossale quanto auto-lesionista sottovalutazione di tutti gli indirizzi di formazione diversi da quelli liceali, tradizionalmente intesi».
Il Coordinamento cittadino FDI si complimenta, quindi, con la via tracciata dal progetto di nascita del settimo liceo d'indirizzo italiano, quello del Made in Italy che servirà anche a proseguire gli studi nelle università di settore o negli Istituti Tecnici superiori. Il disegno di legge numero 497 depositato in Senato prevede anche i percorsi di alternanza scuola lavoro. Il percorso formativo dovrà offrire conoscenze sui principi dell'economia manageriale; strumenti per la gestione complessiva di un'impresa; modelli di business, in particolar modo dei modelli di business delle aziende dei settori della moda, dell'arte e dall'alimentare; tecniche avanzate di marketing.