I ragazzi dell’Aletti volano a New York come “ambasciatori” per l’Onu
Hanno svolto le attività tipiche della diplomazia tenendo discorsi, preparando bozze di risoluzione, negoziando con alleati e avversari, risolvendo conflitti e imparando a muoversi nelle Committees
NEW YORK - Una esperienza indimenticabile: di sicuro, una delle pagine che resterà impressa a caratteri cubitali nel diario di bordo dell’Istituto “Ezio Aletti” di Trebisacce. Una rappresentanza di allieve e allievi della storica scuola jonica è volata a New York, ospite dell’Onu.
Con emozione ma tanto competenza, la comitiva dell’Aletti ha vissuto nella Grande Mela per una settimana, provando le sensazioni di chi ha il ruolo di ambasciatore delle Nazioni Unite. Due le classi interessate dall’importante esperienza americana: un momento unico vissuto in tandem con gli studenti castrovillaresi del Liceo Classico “Giuseppe Garibaldi”.
A guidare le ragazze e i ragazzi dell’Aletti è stata la professoressa Rosanna Garofalo, docente di Lingue e Letterature Straniere nei due plessi di Oriolo e di Trebisacce. La rappresentanza jonica ha potuto mettere alla prova il proprio Inglese dibattendo di Diritto e Diplomazia Internazionale. Ogni partecipante ha rappresentato una Nazione. Nello specifico, i delegati dell’Aletti hanno così espletato il proprio ruolo: Paola Maradei ha rappresentato la Federazione Russa, Erica Toscani il Qatar, Sergio Fiaschetti la Romania, Alessia D’Ingianna la Polonia, Serena Scapati ancora per il Qatar, Rosina Vitarelli per il Timor-Leste.
«I nostri “ambasciatori” hanno svolte le attività tipiche della diplomazia tenendo discorsi, preparando bozze di risoluzione, negoziando con alleati e avversari, risolvendo conflitti ed imparando a muoversi nelle Committees, adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite - spiega il Dirigente Scolastico, Alfonso Costanza - Il tutto rigorosamente in lingua inglese, in quanto ai partecipanti era richiesta una buona conoscenza della lingua straniera e altre competenze specifiche acquisite dai ragazzi durante il loro percorso di formazione svolto in Italia. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi sono stati degli autentici protagonisti, nel corso di questo loro meeting americano: hanno saputo affrontare questa nuova scommessa con piglio e preparazione. A loro vanno i miei complimenti e l’augurio di sempre maggiori affermazioni oltre i banchi, per un futuro sempre più radioso per come meritano».