Boom di visitatori al Parco Archeologico di Sibari in occasione dell'iniziativa #domenicaalmuseo
Demma: «Non rincorriamo i numeri però domenica scorsa ci siamo dovuti arrendere: in un solo giorno più o meno lo stesso numero di persone che l’anno passato lo aveva visitato nell’intero mese di marzo»
CASSANO JONIO - Grande successo per l’iniziativa promossa dal Parco Archeologico di Sibari #domenicaalmuseo. Ad esprimere soddisfazione per la riuscita dell’evento è il Direttore Filippo Demma che in una nota afferma: «I numeri assoluti del Parco archeologico di Sibari, se confrontati con quelli di altri istituti autonomi, sono bassi. Del resto, le “condizioni di giacitura” del sito e l’accessibilità fisica (raggiungibilità con mezzi pubblici, collegamento degli spazi etc) sono quel che sono e migliorarle richiede tempo e (molto) lavoro. In questi mesi quasi mai abbiamo guardato ai dati dell’affluenza e men che meno li abbiamo pubblicati sui social, anche quando sono stati molto incoraggianti in termini di incremento percentuale (e qualche volta di numero assoluto). Continueremo a non farlo, soprattutto per una semplice ragione: noi non siamo qui per rincorrere il numero dei visitatori. Se questa fosse stata la ratio, l’autonomia non sarebbe stata data a siti come il nostro ed altri simili.
Siamo qui invece per tutelare e valorizzare un patrimonio e per inserirlo nel contesto territoriale cui appartiene ed al cui sviluppo culturale, sociale ed economico deve partecipare. Siamo qui per migliorare tutti i servizi culturali, stimolare e fornire supporto alle attività socio-culturali che si svolgono intorno a noi, migliorare l’esperienza di visita.
Però domenica scorsa ci siamo dovuti arrendere ai numeri: è entrato al museo in un solo giorno più o meno lo stesso numero di persone che l’anno passato lo aveva visitato nell’intero mese di marzo».
Moltissimi tornavano per la seconda o terza volta negli ultimi due anni. Molti ci hanno lasciato tracce del loro passaggio, sotto forma di complimenti, suggerimenti e critiche su post-it, registri e web».
E conclude: «Non i numeri, non gli incassi (non quelli di domenica, quelli del resto dell’anno) - con i quali finanzieremo progetti per pagare straordinari al personale e prolungare gli orari di apertura in estate - ma questa considerazione, il fatto che “a volte (spesso, cioè) ritornano” è quello che ci motiva, all’inizio di questo freddo mese di marzo dell’anno di grazia duemilaventitré».