12 ore fa:Mazza (Comitato Magna Graecia): «Sì allo sviluppo, ma senza discariche di rifiuti pericolosi nel territorio»
12 ore fa:Mandatoriccio, residenza per anziani di località Savuco: concluso l’iter burocratico
11 ore fa:Al Polo Infanzia Magnolia la festa della mamma si celebra con una caccia al tesoro alla scoperta della mitologia
14 ore fa:Lettere ai professori, pensieri e parole degli studenti di Cassano sulla lezione di Don Lorenzo Milani
13 ore fa:Majorana, presentato il piatto identitario per Odissea 2000
5 ore fa:La pioggia bagna le piazze di Straface e Stasi: ma la campagna elettorale è già un bollore di attacchi
11 ore fa:A Schiavonea un convegno sul tema dell'educazione alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e servizi
9 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati si prepara alla 50^ edizione delle Settimane sociali dei cattolici
13 ore fa:Amministrative a Vaccarizzo, ecco la lista a sostegno di Antonio Pomillo Sindaco
9 ore fa:La Vignetta dell'Eco

Castrovillari, Previdenzialisti e Giuslavoristi non ci stanno: «Noi e i medici esclusi dall'accordo con Inps, così non migliorerà il servizio»

2 minuti di lettura

CASTROVILLARI - La Camera dei Previdenzialisti e Giuslavoristi di Castrovillari, alla quale sono iscritti gli avvocati specialisti nella materia della previdenza e del lavoro, dopo l’incontro Webinar con i Consiglieri dell’Ordine ed i Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale, esprimono il loro disappunto per l’accordo stipulato tra il Tribunale di Castrovillari e l’Inps;

«L’accordo concluso – si legge nel comunicato -, senza informare le altre parti interessate, l’Avvocatura di settore, l’Anmic in rappresentanza degli invalidi civili, l’Ordine dei medici in rappresentanza dei consulenti, a nostro avviso non sortirà l’effetto sperato di rendere più efficiente il processo previdenziale. Dal nostro punto di vista, l’adozione di tale accordo, oltre a costituire una netta violazione del diritto di difesa, viola le norme previste per il corretto svolgimento dell’attività giudiziaria, che dovrebbe essere improntata al rispetto dei principi di imparzialità e di osservanza del contraddittorio tra le parti processuali».

«Secondo noi – proseguono -, la previsione di un numero limitato di visite peritali da svolgersi in sole due sedi Inps (Castrovillari e Rossano) per l’intero circondario, comporta un evidente allungamento dei tempi dei giudizi, mortifica le legittime aspettative dei ricorrenti, quasi sempre persone anziane, bisognose di assistenza e gravemente ammalate, tradisce lo spirito della riforma del processo pensionistico improntata ad una maggiore celerità nell’accertamento del requisito sanitario. L’unico effetto che scaturisce è un ulteriore sbilanciamento del processo a favore della parte pubblica, perché riconosce ai medici Inps l’ulteriore privilegio della più comoda partecipazione alle operazioni peritali, visto che le visite dovrebbero svolgersi “a casa loro”».

«È evidente che la previsione di due soli gabinetti diagnostici, disponibili per un numero di giorni e di ore limitato (lunedì/venerdi 14:00/18:30 e 8:30/17:00), certamente non potrà sostituire centinaia di studi medici dei consulenti nominati dal Tribunale, con conseguente notevole ritardo per l’impossibilità di effettuare tutte le viste peritali, dilatando a dismisura i tempi della giustizia. Basterebbe osservare che, soli pochissimi Tribunali hanno adottato un simile accordo e tanti con esperienze negative, come quelli di Nola e Santa Maria Capua Vetere. Oltretutto non si capisce in base a quali dati statistici il Tribunale di Castrovillari abbia potuto ritenere che tale sistema potesse determinare un accorciamento dei tempi degli accertamenti tecnici che ad oggi, grazie all’impegno dei Magistrati della sezione lavoro e dei medici si attestano intorno 3/4 mesi dal conferimento dell’incarico»

«L’assemblea degli avvocati del Consiglio dell’Ordine di Castrovillari, su nostra sollecitazione, condividendo le motivazioni sopra espresse, ha deliberato per il 14-15 e 16 febbraio l’astensione da tutte le udienze. I medici, già in stato di agitazione, si rifiutano di accettare gli incarichi peritali secondo tale protocollo, dichiarandosi, tuttavia, disponibili a svolgere le consulenze solo presso loro studi. A questo punto ci chiediamo e chiediamo se era proprio il caso di adottare tale accordo solo per favorire una delle parti processuali che già gode di numerose prerogative e privilegi legali? Era proprio il caso di compromettere le legittime aspettative di tutti i soggetti coinvolti nel processo, generare   ulteriori costi, solo per permettere una più “comoda” partecipazione dei medici dell’Inps alle operazioni peritali?»

«Ci auguriamo – e concludono - che si possa giungere ad una soluzione condivisa tra tutti i soggetti coinvolti».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.