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Da comune "riciclone" a realtà di riferimento per le buone azioni di protezione civile: Frascineto piccola e interessante

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FRASCINETO – Frascineto, comune arbëreshë alle pendici dei monti del Parco Nazionale del Pollino, negli ultimi anni ha conosciuto una sorta di rinascita virtuosa grazie alla quale si è distinto in molti settori di governance dell’Ente comunale e di promozione territoriale. È risultato, infatti, uno dei 10 comuni più virtuosi della Calabria in materia di riciclo dei rifiuti.

Abbiamo per tanto deciso di invitare nei nostri studi il Sindaco di Frascineto Angelo Catapano, ospite questa sera all’Eco in Diretta, il talk della nostra testata condotto dal Direttore Marco Lefosse.

«Ci fregiamo di questo riconoscimento – afferma Catapano. Siamo, in termini percentuali, intorno al 86% e ci avviciniamo all’87%. È un lavoro che è iniziato durante la scorsa legislatura 2014-2019 grazie all’assessore all’ambiente Gaetani che ne ha curato tutte le fasi. Il nostro obiettivo è fare sempre meglio e raggiungere il 90%. Ovviamente qui ci inseriamo in un discorso che potrebbe cozzare con la nuova legge regionale sulla multiutility che gestirà servizi idrici e smaltimento dei rifiuti. Noi ci teniamo molto. Teniamo molto alla cura e al rispetto dell’ambiente, anche perché siamo all’interno del Parco Nazionale. E insieme a noi tutti comuni del territorio pollineano di riferimento».

Il timore è, però, che la Calabria non premi e incentivi l’operato di queste oasi virtuose: «Purtroppo la nostra regione – prosegue - non è al passo con il resto d’Italia in materia di rifiuti. Noi speriamo che questo impegno e questi risultati vengano tenuti in considerazione quando verrà istituita questa nuova multiutility. In questo momento il trasporto, lo smaltimento e tutto il resto è appannaggio dei nostri dipendenti, del comune quindi, e funziona anche per questo».

Questo primato e questo impegno verso la raccolta sono, oltre che uno strumento di gestione, anche uno strumento culturale. La differenziata, in una politica dell’ambiente estesa e praticata come quella dell’area del pollino, funziona meglio, anche perché è inserita in una rete più vasta in cui il turista che arriva ne avverte e percepisce gli effetti.

«Il turista – conferma il Sindaco - lo percepisce e questo lo dobbiamo, oltre che all’assessore che l’ha progettato e seguìto, anche ai dipendenti comunali che seguono le direttive. Paesi puliti e città pulite significano tanto, significa entrare in una dimensione di decoro urbano e di gradevolezza dei paesaggi che aggiunge valore e cambia radicalmente la percezione della posizione geografica. La Calabria è una terra bellissima ma qui è necessaria una riflessione, abbiamo 800 km di costa ma è vero anche che esiste un entroterra che ha molto da offrire».

La costa è, si, un’attrazione e un vanto, ma è anche quella che vive maggiori disagi soprattutto dal punto di vista ambientale. La maggior parte dei comuni dell’entroterra sono dei veri e propri punti di riferimento per una corretta e sana gestione dell’ambiente, lo dicono i dati. Questo consente loro di dedicarsi ad altri tipi di progetti. Ad esempio, Frascineto detiene un altro primato: è comune pilota per il Piano di Protezione Civile per i disabili.

«Il tema della Protezione Civile è un tema con cui tutti quanti dovremmo fare i conti, ogni giorno. Conosciamo la gravità della situazione idrogeologica dei nostri territori e non possiamo non considerarla. Noi siamo stati finanziati per uno totale di circa 511 mila euro e abbiamo cercato di mettere in sicurezza tutti i punti a rischio. In questo contesto un’attenzione particolare va ai più fragili. Abbiamo realizzato una mappa sinottica che ci consente di individuare le abitazioni di chi non è autosufficiente di modo che i soccorsi in quei luoghi possano arrivare con maggiore tempestività. Questo per noi è motivo di orgoglio e siamo stati oggetto di studio anche all’Unical».

Anche questo rientra nella cultura della prevenzione e della consapevolezza del patrimonio e dell’ambiente, fare rete sarebbe ancora più vantaggioso.

«Si è vero, c’è ancora poca sinergia. Siamo ovviamente in uno dei Parchi più grandi d’Europa con 52 comuni divisi in due regioni e 3 province. Bisogna però dare merito al Presidente Pappaterra che ha agito su più fronti sia di conservazione e di rispetto per l’ambiente che di attenzione al turismo. Ci sono zone molto antropizzate e altre meno. Frascineto, ad esempio, ha 2/3 del territorio in zona Parco e l’altro terzo occupato da vigneti. Gestire queste zone così estese e diversificate è la nostra sfida».

Il Pollino è unico per biodiversità e ampiezza ma è anche una miniera inesplorata di storia e archeologia. Qualche giorno fa, la notizia del ritrovamento ad Alessandria del Carretto di un’ascia martello risalente a 8000 anni fa, ha riacceso i riflettori su uno degli aspetti più interessanti della zona pollineana.

«A Frascineto il tentativo di fari rivivere la vita preistorica è portato avanti dall’associazione “Amigdala” attraverso rappresentazioni e rievocazioni storiche. E poi c’è il Museo delle Icone. Questi sono gli attrattori del turismo che noi riusciamo ad offrire restando legati al territorio e alle nostre tradizioni. Il museo, poi, è una grande realtà. Ci furono donate all’inizio circa 300 opere. Adesso ne sono state acquisite altre, siamo giunti a circa 600 esemplari provenienti da tutta Europa. Purtroppo lo spazio non ci consente di esporle tutte ma le alterniamo spesso. Di recente alcune sono state donate in maniera permanente per cui sono ufficialmente della comunità. Abbiamo anche partecipato ad un bando del Mibact per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la digitalizzazione dei musei, siamo stati premiati con un finanziamento importante».

Tanti finanziamenti intercettati quindi: «In bacheca abbiamo tanti progetti molti dei quali finanziati. Ci avviamo verso una Frascineto del futuro con una certa visione, attrazioni turistiche servizi bellezze culturali e archeologiche. Abbiamo avviato una collaborazione con l’Università di Groningen per avviare una campagna di scavi perché c’è qualcosa di interessante. Ma non voglio svelare troppo».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.