Trebisacce, tute verdi: la Regione avrebbe sbloccato una mensilità arretrata per i lavoratori
Nella giornata di ieri il senatore Ernesto Rapani, il consigliere regionale Davide Tavernise e il sindaco di Crosia Antonio Russo hanno visitato il sit-in di protesta

TREBISACCE - Continua la protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica. Anche ieri non è venuto meno il presidio delle tute verdi alla sede dell'ente. Sono giorni che ormai i lavoratori, di giorno e di notte, non abbandonano i cancelli della struttura, per chiedere con forza il pagamento degli arretrati maturati, ma anche spiegazioni su quale sarà il futuro dell'ente.
Nella giornata di oggi il senatore neo eletto di Fratelli d'Italia, Ernesto Rapani ha fatto visita agli operai del consorzio di Bonifica.
«Ho fatto visita ai lavoratori del consorzio di bonifica dello Jonio cosentino nella sede di Trebisacce - ha dichiarato Rapani sui propri social - dove stanno protestando ormai da qualche settimana. Al sit-in ho ascoltato i lavoratori, i sindacati confederali ed il presidente del consorzio stesso. I problemi sono molti: l’obiettivo principale deve essere quello di offrire alle maestranze che vantano sette mesi di arretrati una boccata di ossigeno il prima possibile, perché sono alla disperazione.Per questi motivi chiederò un appuntamento al Prefetto affinché si convochi un tavolo con tutte le parti in causa per capire quali soluzioni si possono adottare per tamponare urgenze e alleggerire le pressioni sulla quotidianità».
Ma Ernesto Rapani non è stato l'unico politico ad aver portato oggi sostegno.
Anche Davide Tavernise, consigliere regionale in quota Movimendo Cinque Stelle ha trascorso diverse ore con le tute verdi, fermandosi anche a mangiare all'ora di pranzo un panino in loro compagnia. Più che una visita istituzionale possiamo dire che è stata una vera e propria aggregazione alla manifestazione quella che ha concretizzato.
«Vantano sei mesi di stipendio - ha dichiarato Tavernise non senza vena polemica - padri di famiglia che non hanno più un centesimo sul conto abbandonati dalle istituzioni. In questo consorzio negli ultimi anni ci sono state diverse assunzioni politiche, i soliti amici degli amici assunti senza titoli e concorsi, sperpero di denaro che oggi ci porta a questa situazione. Mi viene il voltastomaco al solo pensiero che oggi ancora qualcuno parla nonostante abbia sempre mangiato sulle spalle della Calabria e dei Calabresi».
Infine, last but not least anche il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ha fatto registrare la propria presenza, portando la sua solidarietà alle tute verdi «che stanno vivendo un disagio ignobile in un momento di crisi globale che sta mettendo in ginocchio tutte le famiglie». Russo ha sottolineato il grande lavoro degli operai consortili e l'essenzialità delle loro attività «che hanno consentito a tantissimi comuni di poter effettuare importanti lavori di bonifica». «La soluzione concreta e veloce a questa vertenza dovrà arrivare da una riforma concreta, reale e non discriminatoria del sistema consortile».
Nel frattempo, da quanto emerso, dovrebbe arrivare, anche in base agli accordi intercorsi tra le sigle sindacali e la Regione, una Commissione deputata verificare la situazione dell'Ente ed alcuni aspetti della gestione dello stesso.
Insomma, per oggi nessuna particolare novità di particolare rilievo nell'ambito di una storia triste e, per ora, senza eroi. Ma in un racconto dove la svolta narrativa è ormai indispensabile, nessuna nuova non corrisponde a buona nuova.
Anche se forse una piccola novità dovrebbe essersi concretizzata. Pare che la Regione - questa sarebbe una notizia data dal consigliere Tavernise alle stesse tute verdi - avrebbe predisposto ed effettuato il trasferiimento fondi per il pagamento di una mensilità ai dipendenti. Quindi, se pur lentamente, forse, qualcosa si muove. In che direzione, resta il dubbio principale.