I ragazzi dell’Aletti di Oriolo e di Trebisacce partecipano alle commemorazioni del 4 novembre
Il dirigente: «Abbiamo ricordato il sacrificio dei nostri connazionali e abbiamo vissuto la giornata anche con l’auspicio che sia la Pace la vera “arma” del nostro futuro»
TREBISACCE - Di nuovo, e sempre, presente. Pure nell’occasioni delle celebrazioni del quattro novembre le allieve e gli allievi dell’Istituto “Ezio Aletti” di Trebisacce e Oriolo non hanno fatto mancare il loro apporto. Con l’entusiasmo e la sensibilità che ormai rappresentano il Dna stesso della storica Scuola dell’Alto Jonio.
Oriolo. La Sede associata oriolese ha partecipato agli eventi organizzati nei pressi del locale Monumento ai Caduti, anche con degli interventi ad hoc da parte di alcuni studenti molto apprezzati dai presenti. Il nutrito gruppo dell’Aletti è stato accolto dal sindaco dottoressa Simona Colotta. Ha guidato le ragazze e i ragazzi oriolesi la referente dio Sezione, professoressa Rina Di Nicco.
Trebisacce. Pure la Sede centrale trebisaccese non ha fatto mancare il proprio supporto. Le allieve e gli allievi delle classi 5 E e 5 C, alla guida dei professori Mariano Catera e Francesco Lauria, hanno presenziato nei pressi del Monumento ai Caduti di tutte le guerre, ai piedi del pittoresco centro storico locale. Anche in questa occasione, gli onori di casa li ha fatti il primo cittadino, dottor Alessandro Aurelio.
«Quando il territorio “chiama”, per noi è sempre un dovere rispondere positivamente: la nostra scuola è un protagonista importante del quotidiano locale e non può vivere arroccato in sé stesso - commenta il Dirigente Scolastico, Alfonso Costanza - Nell’occasione, le commemorazioni del 4 novembre le abbiamo vissute con uno spirito particolare: da una parte abbiamo ricordato doverosamente il sacrificio dei nostri connazionali, che si sono immolati per la nostra Nazione. Dall’altra, abbiamo vissuto la giornata con l’auspicio che sia la Pace la vera “arma” del nostro futuro e con questa speranza la nostra doppia partecipazione ha avuto un peso ancora più importante».