Ad Acri arriva la pornostar Malena e monta la polemica del sindacato delle famiglie
La diva del porno nella città della Sila per presentare il suo libro autobiografico ma incalza il Sidef Calabria: «Intervenga il Garante per l'Infanzia»
ACRI - La pornostar Malena sarà la prossima ospite del festival Cineincontriamoci di Acri. C'è attesa e curiosità in città e nel territorio per l'arrivo dell'attrice hard di origine pugliese, "felice scoperta" di Rocco Siffredi, che nel contesto della kermesse, il prossimo 13 novembre, presenterà il suo libro autobiografico. Un evento che - come messo in evidenza dall'organizzazione di Cineincontriamoci - rientra tra le manifestazioni culturali del ricco calendario akerunziano.
Un evento gradito a tutti? No. Infatti, se da un lato ci sono quanti non vedono l'ora e il momento di vedere com'è fatta dal vivo una pornostar, magari - e sarebbe bello - per scoprirne il suo lato umano, vero, reale; dall'altro, c'è chi si dice «indiganto» per questa iniziativa. Parliamo del Sidef, il sindacato della famiglia della Calabria che rimarca come la pornografia sia una devianza pericolosa, soprattutto per i giovani.
«L'Italia - si legge in una nota a firma del presidente Sidef, Marco Piccolo - è fra i pochi paesi in Europa che - di fatto - non impedisce ai minori di 18 anni di accedere a materiale pornografico. Il risultato - aggiunge - è che la pornografia dilaga tra bambini e ragazzi con danni psicologici gravissimi e irreparabili alla loro affettività e alla loro sessualità. Il risultato - incalza - è quell'oggettificazione sessuale della donna che si ritrova poi in tante forme di violenza».
Per il sindacato della Famiglia, quindi, è una «sorpresa» come Comune di Acri, Pro Loco Acri, Lions Club Acri, Rotary club Acri, «promuovano col loro patrocinio una manifestazione "culturale" che vede protagonista alla nota pornostar italiana: Filomena Mastromarino, detta Malena».
Il Sidef, dunque, auspica «che le famiglie di Acri, il mondo della vera cultura e dell'istruzione, indignati, si oppongano a questa squallida operazione commerciale - si legge ancora nella nota - che serve solo a promuovere ulteriormente la pornografia» e invoca l'intervento del Garante per l'Infanzia. «Speriamo - dice Piccolo -che Antonio Marziale intervenga presso la Regione e le altre istituzioni, per impedire questa squallida e pericolosa manifestazione».