«Il lavoro è qui. Non serve andare fuori»
Parla il neo dirigente del Majorana di Co-Ro: «Con il ritorno manageriale alla terra, la sfida della terza scuola calabrese»
CORIGLIANO-ROSSANO – Apertura ragionata al territorio, dialogo costante con la rete imprenditoriale e la filiera istituzionale, innovazione tecnologica ed energetica, economia circolare, produzione biologica e trasformazione a Km0. Ed ancora, tutela e promozione della biodiversità, sperimentazione continua, educazione e sovranità alimentare, incontro tra domanda di lavoro specializzato locale ed offerta di professionisti qualificati. Con un metodo: rispetto delle regole.
Sono, queste, le parole chiave con le quali il neo dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) Ettore Majorana di Corigliano-Rossano, Saverio Madera, sintetizza la nuova stagione culturale e metodologica di quella che è misurata come una delle più grandi e complesse scuole della Calabria, ma che – scandisce subito il dirigente – ha e deve avere come suo obiettivo prioritario ribaltare progressivamente i cliché purtroppo consolidatisi.
«Impegnati a ricostruire immagine di un polo strategico»
«Con il contributo di tutti gli attori della comunità scolastica, siamo impegnati a ricostruire l’immagine e la narrazione di un polo di formazione che è strategico ed anzi salvifico per l’unico sviluppo autonomo, eco-sostenibile e durevole di una terra come la Calabria. Perché – aggiunge – il lavoro nei nostri territori c’è, è ricercato dalle aziende e non deve essere rincorso a prescindere e spesso soltanto come una chimera fuori regione».
«Premessa: un patto educativo di corresponsabilità»
«Il punto di partenza del ribaltamento in atto della percezione stessa dell’articolata e completa offerta formativa di questo istituto – spiega – è l’adesione, che per noi è un impegno morale, a quello che chiamiamo un patto educativo di corresponsabilità, tra docenti, genitori e alunni. La nostra bussola – continua – è e sarà favorire il ritorno manageriale delle nuove generazioni alla loro terra, da professionisti appunto. E forse è proprio questo, quello della consapevolezza economica della propria identità come leva di sviluppo endogeno, il definitivo giro di boa da far fare all’antica questione meridionale».
Una comunità di circa 1000 studenti e oltre 250 tra Docenti e Ata
«Un’ambiziosa sfida di contenuti e di visione – la definisce il nuovo dirigente – per una grande e storica realtà scolastica di prima fascia che nel 2018/2019, con un punteggio di 94/100 è stata pesata come terza per complessità su 366 istituti in Calabria. Una struttura articolata in un Istituto Tecnico Industriale (Iti) a 4 indirizzi (elettronico, meccanico e meccatronico, informatico e telecomunicazioni, chimico ad indirizzo biotecnologie sanitarie); un Istituto Tecnico Agrario (Ita), unico nel territorio, con produzioni animali e vegetali, diurno e serale, un’azienda biologica certificata a gestione separata, 5 agronomi e 2 nuove serre innovative in costruzione (una dotata di sistemi digitali di monitoraggio delle colture ed una con laboratorio di alimentazione sostenibile); ed un Istituto Professionale per i Servizi dell'Enogastronomia e dell'ospitalità Alberghiera (Ipseoa), unico sul territorio da Cariati a Trebisacce, con semi convitto. Una comunità di circa 1000 studenti e circa 250 tra docenti e personale Ata, con la gestione di 18 ettari di azienda agraria, mezzi agricoli, laboratori».
Unica scuola superiore nella casa circondariale e corso serale
«Con due valori aggiunti: l’essere l’unica scuola superiore presente nel Casa di Reclusione di Corigliano-Rossano, col tecnico industriale ad indirizzo meccanico nell’alta sicurezza e corsi di enogastronomia e ospitalità alberghiera nella media sicurezza; e l’offerta dell’unico corso serale (agrario) in tutto il territorio, con classi tutte piene fino al massimo ad oggi consentito (in totale 70 studenti), con partecipanti da tutta la Sibaritide e – sottolinea Madera – tutti super motivati dalla voglia di professionalizzarsi per investire energie, formazione e risorse sulla propria terra».
«Produrremo extravergine e farine per l’Alberghiero»
«Autenticità, stagionalità e certificazione biologica. Sono, queste, le bussole alle quali si ispira e si ispirerà in modo ancora più rafforzato – prosegue il dirigente – la produzione di agrumi (varietà tradizionali di clementine in primis) e di olive (con la sperimentazione di cultivar diverse), così come i seminativi per l’orticoltura, tra quali farro, piselli e grano».
«Dispense orientate alla sovranità alimentare»
«Con obiettivi precisi sia a breve termine, come la campagna di raccolta olive con gli studenti e la produzione diretta di extravergine biologico (molito in frantoio bio-certificato del territorio), l’implementazione della storica cultivar leucocarpa (l’oliva bianca), unica sul territorio e la produzione di farine da mulino a pietra, due nostre eccellenze di cui, quindi, il nostro alberghiero – annuncia – non dovrà più fornirsi all’esterno, alla grande distribuzione. E la strada sarà questa per tutte le altre produzioni, sollecitando una concezione più naturale, biologica ed eco-sostenibile delle nostre dispense che dovranno progressivamente preferire le qualità distintive del nostro inimitabile patrimonio agro-alimentare».
Progetti: vigneto, distillati e birrificio argicolo
E con obiettivi a medio e lungo termine, con i progetti che verranno presentati a valere sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), come la realizzazione di un vigneto, la produzione di distillati ed un birrificio agricolo ed artigianale.
«Prezioso il dialogo con le aziende del territorio»
«Il nostro programma strategico – continua – è quello di fornire, attraverso l’Alternanza Scuola Lavoro (ASL) ed accordi con Arsac, Provincia e Regione, tecnici specializzati alle aziende del territori; non solo agronomi ma tecnici informatici e telecomunicazioni, tecnici ad indirizzo meccanico, periti elettronici, periti chimici ad indirizzo sanitario. Ed in questa cornice – conclude Madera – finalizzata all’elevazione della qualità della formazione della nostra scuola è e sarà prezioso il dialogo e la collaborazione con le aziende orientate al management dell’identità».
Nuovo dirigente apprezzato in Veneto in piena pandemia
Saverio Madera, il nuovo dirigente, è tornato in Calabria, a Corigliano-Rossano dove era già stato fino al 2019 come docente al liceo, dopo la parentesi, durata circa due anni, che lo ha visto alla guida dell’istituto comprensivo di Volpago del Montello, comune di 10 mila abitanti, in provincia di Treviso.
Avvicinare la scuola alle esigenze del territorio. Costruire un dialogo ed un rapporto con le associazioni e soprattutto con l’amministrazione locale, con cui c’è stata una fattiva collaborazione che ha portato alla realizzazione di progetti importanti. È stato, questo, il percorso che Madera ha preferito nel corso della sua permanenza al Nord.
Competenza, impegno e umanità. Sono, queste, le caratteristiche pubblicamente apprezzate dalla comunità educante veneta che ha destinato al suo dirigente scolastico parole di stima e gratitudine per quanto fatto nel corso del suo mandato, in piena pandemia.