Smurra (FNA): «Emergenza rifiuti, servono soluzioni celeri»
L'esponente della Federazione Nazionale Agricoltori, bolla come paradossale il fatto che Co-Ro sia città sede di impianto e abbia cumuli di immondizia per le strade
CORIGLIANO-ROSSANO – Le foto di un giovane Flavio Stasi (le stesse riproposte da lui per annunciare la riapertura della Galleria Paramassi) con tanto di striscione sullo sfondo “Rossano merita Viabilità. Sicurezza. Rispetto” ci fanno quasi rimpiangere quel tempo. Di quella passione ed intransigenza dimostrata per anni, nel suo ruolo di capo movimenti e proteste, oggi, nei panni di Sindaco della terza città più grande della Calabria e massima autorità sanitaria locale, è rimasto ben poco. Soprattutto se si parla di rifiuti.
È quanto dichiara Mario Smurra, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (FNA) ritenendo paradossale il fatto che Corigliano – Rossano sia città sede di impianto e che al pari degli altri territori, debba subire la stessa e medesima situazione che si ripresenta costantemente identica: cumuli di rifiuti sparsi per l'intero perimetro comunale. Costretti a portarli fuori, a prezzi elevatissimi.
«Certo – aggiunge - il problema è complesso. Sappiamo che non nasce oggi e che è di difficile soluzione. Però – prosegue Smurra - da lui ci aspettiamo qualcosa in più, se non fosse altro che nell’ultimo decennio ha sempre contestato chiunque, istituzioni e privati, protestando rispetto al governo del ciclo dei rifiuti ed in particolare contro la realizzazione di nuove discariche, necessarie - come è noto - nella fase di gestione dell’emergenza».
La provincia di Cosenza, che è la più estesa, è l’unica a non aver visto realizzarsi impianti di trattamento. È di questo vero e proprio fallimento che appartiene alle classi politiche che si sono succedute negli ultimi 20 anni che dovrebbe occuparsi oggi Stasi, ma non lo fa perché a quel record negativo da movimentista ha contribuito parecchio.
«Il Primo Cittadino si muova. Non si può dare questa brutta immagine della città. Non ci sono più attenuanti, non c'è più tempo per fare il rimpallo delle responsabilità. Il Sindaco – conclude Smurra - deve scendere in campo e trovare una soluzione: riapertura Bucita, tavolo permanente con tutte le parti in causa, altra soluzione, ma celere».
(fonte comunicato stampa)