Trebisacce, guerra all'abbandono dei rifiuti. Scendono in campo i cittadini
Un movimento spontaneo di cittadini sta portando avanti una campagna di pulizia della spiaggia. Decine di sacchi di spazzatura raccolti da un piccolo gruppo di volentarosi amanti del territorio.
TREBISACCE – Decine di sacchi della spazzatura riempiti di rifiuti abbandonati: è questo il bilancio di un’iniziativa ecologista e ambientalista nata con spontanea e sincera volontà di incidere significativamente sul territorio attraverso un’azione reale e concreta.
Non una vetrina in cui mettersi in mostra, non un’occasione di pubblicizzare possibili candidature in questo confuso momento di elezioni amministrative locali, ma solo la voglia di cambiare le cose, in meglio, con il proprio esempio e il proprio fare. É questo il merito che si può iscrivere ad un gruppo di volontari che in questi giorni si stanno danno appuntamento sul litorale di Trebisacce per pulire la spiaggia e le zone limitrofe. Muniti di guanti, sacchi e tanta buona volontà hanno prodotto risultati concreti e apprezzabili, vedendo, appuntamento dopo appuntamento, crescere il proprio numero. Apre il cuore alla speranza vedere giovani, e meno giovani, volenterosi, uniti da una comune volontà, quella di bonificare zone costiere, e non solo, dai rifiuti abbandonanti da incivili. Va segnalato che nelle scorse settimane il Comune di Trebisacce è stato interessato da non pochi problemi legati alla raccolta dei rifiuti, soprattutto quelli indifferenziati. Quando si verificano tali contesti avviene spesso che alcuni incivili, piuttosto che gestire i propri rifiuti nell’ambito delle difficoltà che accomunano tutti i cittadini, decidano di liberarsene, abbandonandoli in alcune zone meno frequentate. Pertanto la situazione in determinati punti della città presenta ancora qualche criticità.
In un canneto che sorge nei pressi della spiaggia di 108, zona poco illuminata, i volontari che stanno portando avanti quest’azione di bonifica non si sono limitati a trovare bottiglie o cartoni di pizza abbandonati, ma interi sacchi di spazzatura, chiusi e lanciati nel fitto del canneto. Se si pensa a quanti danni per l’ecosistema marino avrebbero potuto provocare questi materiali nel caso avessero raggiunto il mare, si può apprezzare ancora maggiormente il valore dell’azione di questi volontari. Questo movimento ecologista non ha un referente specifico, ma il merito di aver dato il via a questa iniziativa va a Rosaria Tinelli, che ha voluto coinvolgere, fin dall’inizio, anche alcuni bambini siriani nella sua opera di pulizia. Poi, come avviene spesso per le azioni che danno buon esempio, capaci di propagarsi come i cerchi concentrici generati da un sasso lanciato in uno specchio d’acqua, il numero dei partecipanti sta aumentando costantemente, così come il numero dei rifiuti raccolti. L’opera messa in campo ha trovato il supporto dell’Associazione Plastic Free, che nei giorni scorsi aveva organizzato un evento similare. Va segnalato che a queste, incredibilmente meritorie, iniziative di pulizia andrebbero affiancate azione di formazione e prevenzione, rivolte a tutti i cittadini, al fine di educare al rispetto del bene comune. Ma ciò, ovviamente, non è compito di chi sta portando avanti questa lodevole iniziativa, ma piuttosto degli enti preposti.