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Undici anni fa il primo Forum regionale su turismi e identità, targato Otto Torri sullo Jonio

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CORIGLIANO–ROSSANO – «Ancora una volta anticipando in Calabria tendenze e prospettive di respiro europeo ed internazionale, esattamente 11 anni fa, Otto Torri sullo Jonio parlava di turismi, declinando al plurale concezione e progettazione delle politiche pubbliche e delle strategie aziendali in un settore d'intervento, quello turistico appunto, che da 25 anni continua a rappresentare una delle componenti della mission fondativa del sodalizio. Era il mese di aprile del 2013 quando Otto Torri promuoveva con grande successo il primo Forum regionale su turismi e identità».

Continua l'excursus, attraverso un comunicato stampa di Otto Torri sullo Jonio, con cui si evocano le principali tappe e sui principali e pioneristici eventi e progetti di uno dei più longevi e duraturi sodalizi calabresi che sin dalla sua scintilla nel 1997 ad oggi ha fatto della provocazione intellettuale e della destituzione dell'ovvio, attraverso la costante comparazione europea ed internazionale, la bussola della propria visione e militanza territoriale.

«Non c'è turismo per tutti, ma tanti turismi quante sono le attese e le esigenze diversissime del viaggiatore contemporaneo. Era, questa, la premessa programmatica di quella prima edizione di quel Forum, innovativo nella proposta e nelle modalità di coinvolgimento, tenutosi a Rossano».

«Emozioni, eventi storicizzati di qualità, valore sociale dell'agricoltura, declinazioni dell'esperienza turistica e marketing territoriale. Erano, questi – si legge nel comunicato - i temi al centro di quell'evento, promosso da Otto Torri sullo Jonio con Still Work in partnership con Banca Popolare del Mezzogiorno, Amarelli, Simet S.P.A., Edizioni l'Informatore Agrario e Slow Food Sibaritide Pollino, che sintetizzava decenni di iniziative ed impegno dell'associazione in Calabria e che apriva un dibattito nuovo sulla progettazione turistica».

«Turismi: dal marketing dei servizi al racconto delle emozioni. Attorno al titolo del programma l'allora presidente Stanislao Smurra insieme al direttore Lenin Montesanto riunirono amministratori locali, imprenditori, associazioni, agenzie di comunicazione e marketing, esperti e docenti universitari da tutt'Italia – dichiara Otto Torri - era il 2013, ma l'obiettivo di allora sembra esattamente quello di oggi: colmare in Calabria un vuoto di informazione e comparazione, su scala nazionale ed europea, rispetto alle diverse strade percorribili in tema di promozione e progettazione dei turismi attraverso ciò che nelle scuole estive e nell'Euromed Meeting di Otto Torri sullo Jonio dal 1998 viene chiamato management dell'identità».

«Dietro quello che è possibile definire "i turismi" – emergeva nelle riflessioni di Vittorio Filippi (dal turismo ai turismi), stanno almeno tre nuove esigenze nel nuovo consumo turistico. La prima rimanda alle vacanze "vere"; la seconda a vacanze più soggettive e flessibili; la terza all'interesse per le culture, le tradizioni, l'ambiente e l'ecologia. Siamo agli antipodi del turismo standardizzato e massificato che occidentalizza tutto ciò che tocca. C'è desiderio di autenticità e sensibilità antropologica per gli ambienti, naturali e umani. I turismi risentono quindi di quel processo di differenziazione che, disgregando le gerarchie e i confini, mescola in modo libero ed eclettico tipologie turistiche assai diverse tra loro. L'alfabeto dei turismi non si è quindi ampliato o moltiplicato, ma ha mescolato con fantasia, cultura, sport, avventura, religione, ricerca di senso, natura. Il turismo che si ricerca come "autentico" si coniuga in sostenibile, cioè reggibile per l'ecosistema e per le società locali e le loro culture, che sempre mescolano, ambienti, storia, comunità e persone. Turismi, quindi, e non turismo».

«Ed insieme all'accezione plurale del turismo espressamente usata in quell'evento, che faceva registrare il tutto esaurito di istituzioni e stakeholder nella cornice di Palazzo San Bernardino nel Centro Storico rossanese, veniva spiegata e ribadita a più voci, tutte autorevoli e prestigiose, la necessità di imprenditorializzare la cultura, insieme alla valorizzazione, alla comunicazione ed alla vendita dei Mid/Marcatori identitari distintivi dei territori (secondo la definizione progettuale formulata sin dal 1997 dallo stesso Lenin Montesanto) – conclude il comunicato - e del terroir come fattori strategici di crescita, occupazione e sviluppo eco-sostenibile e durevole dei territori da narrare e promuovere in modo esperienziale su scala internazionale».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive