Turisti americani per le vie del centro storico di Rossano, visita di una Calabria sconosciuta
Tonino Tedesco infaticabile promotore delle bellezze del territorio, porta il turismo d'elitè a Co-Ro, le testimonianze dei viaggiatori rimasti incantati dalla città
CORIGLIANO-ROSSANO – Dopo due anni di pandemia e il fermo del settore turistico, se non con qualche ripresa durante i mesi estivi dell’anno scorso, è bello vedere aggirarsi nel centro storico di Rossano, turisti... o viaggiatori.
Il gruppo di 25 americani sbarca per un giorno alla scoperta dei sapori e dei luoghi che testimoniano la nostra storia. L’anello che congiunge e porta fino a noi gli abitanti dell’altra parte dell’emisfero è Tonino Tedesco, proprietario dell’Andirivieni travel, entrato nel circuito del tour operator d’elitè Italian Exclusive Vacation (Iev). Tra i 200 migliori al mondo, con sede a Boston, la società americana ha inserito nella road map anche Rossano. La sua tenacia, insieme alla tipicità del territorio espressa in ogni sua forma, sono stati il biglietto da visita che l’imprenditore rossanese ha offerto agli americani, mx risultato irresistibile.
«Portiamo queste persone a mangiare ad esempio le melanzane cucinate con la mollica di pane e l’aceto, piatto povero della tradizione, quasi dimenticato, che è apprezzatissimo – afferma Tedesco – se si leggono le recensioni sulla pagina del ristorante La Bizantina, arriva subito la soddisfazione di queste persone. La chiave di questo successo è promuovere la tipicità. Ancora molto c’è da fare ma i riscontri positivi mi danno la giusta energia per perseguire l’idea di promozione turistica del nostro bellissimo territorio».
«Parliamo di viaggiatori e non di turisti – ci spiega la guida turistica Gianluca De Francesco, calabrese che lavora nel settore da più di vent’anni – persone che già hanno girato mezzo mondo, con un livello culturale alto, che ha già viaggiato in Italia ma che resta completamente affascinata dal sud e dalla Calabria soprattutto perché se l’aspetta povera di tutto e poi scopre che è ricca storia, arte, cultura con tanto buon cibo e bellissimi paesaggi».
Facciamo una chiacchierata con alcuni di loro, che accedono a Iev attraverso il Road Scholar, un’università della terza età molto famosa negli Usa.
Parliamo con Robert Price, appena reduce dal giro all’interno del Museo Diocesano. Ingegnere di 80 anni, vive tra New York e il South Carolina d’inverno, ha viaggiato nei cinque continenti per lavoro, nelle multinazionali del petrolio, ma quando arriva agli impianti del polo petrolchimico di Gela si innamora del sud Italia. «Una mia amica che fino all’età di 14 anni ha vissuto a Roma – ci racconta Robert – appena le ho detto che sarei tornato al sud e avrei visitato la Calabria, mi ha sconsigliato di venire qui perché povera di tutto. Io invece voglio ritornare perché è bellissima».
Parliamo anche con Judy Hinrichs, professoressa universitaria in pensione, una donna sorridente, che ha messo sù un blog tutto suo, in cui racconta i suoi numerosi viaggi per l’intero globo. «La Calabria paesaggisticamente è molto bella, non me l’aspettavo così, negli Usa l’idea che si ha della vostra regione è pessima e invece non è così – ci dice Judy – la cosa che mi colpisce è non incontrare turisti, ma solo la gente del posto che è molto gentile, friendly».
«Ci rendiamo conto che l’Italia sta vivendo un momento difficile – afferma la prof americana – soprattutto con la guerra russo-ucraina, ho notato che ci sono pochissime auto elettriche in circolazione, capisco la forte dipendenza dalle materie prime, quindi anche dalla Russia per ciò che riguarda il gas. Forse dovreste fare di più sulle risorse eco-sostenibili. Non solo, anche questa regione sconosciuta, è incantevole, strano che sia conosciuta poco».
Lasciamo i viaggiatori al tour verso altri luoghi, perché la tappa di Rossano si è quasi conclusa. Il volto di queste persone è spensierato, sono soddisfatti di aver speso bene i loro soldi. A noi resta un po' di amaro in bocca perché ci rendiamo conto che siamo ancora al minimo del potenziale turistico che potremmo aver in Calabria. Ma forse già è tanto essere arrivati a questo punto, anche grazie alla tenacia e alla perseveranza di persone come Tonino Tedesco e agli imprenditori che credono nella tipicità del territorio come un valore aggiunto da esportare fuori dai nostri confini.