Festa della Liberazione, Castrovillari depone la corona d'alloro al monumento ai Caduti
Inoltre è stato riconsegnato alla città, dopo 36 anni, il Cine Teatro Vittorio simbolo ed espressione del ruolo della cultura come deterrente di ogni intolleranza
CASTROVILLARI - La città di Castrovillari ha celebrato il 25 aprile con la deposizione di una corona d’alloro dinanzi al monumento ai caduti e riconsegnando alla collettività il Cine Teatro Vittoria (proprietà comunale dal 1998 grazie all’amministrazione Fortunato), adeguatamente arredato e completato dopo diversi interventi, ricordando quel che rimaneva, il 7 aprile del 1986, degli ambienti (andati in fiamme la notte tra il 6 e il 7 aprile), ripreso a suo tempo, con tanto di interviste, dal compianto Giorgio Massacra e gentilmente concesso dalla figlia Laura, giornalista Rai.
Per il teatro è pervenuta la richiesta di nuova intitolazione all’attore e regista Giuseppe Maradei che sarà valutata dal consiglio comunale; per altro, poi, questo luogo - è stato annunciato - ospiterà nel prossimo maggio il Festival della Legalità per il quale l’amministrazione Lo Polito ha pure pensato d’intestare una strada al giornalista radiofonico Giuseppe Impastato vittima di Cosa Nostra per le sue continue denunce contro le attività della “mala”.
«Contributi che vengono offerti - ha ricordato il Sindaco, Domenico Lo Polito, a margine dei momenti ringraziando inoltre quanti vi hanno profuso la loro opera, dal responsabile del procedimento per l’Ente alla ditta che ha curato i completamenti- nella speranza che le esperienze e riflessioni possano incoraggiare ognuno di noi alla costruzione: di una socialità diversa, migliore per il bene comune, della pace, a partire dall’educazione e dalla cultura fino alla politica e alle istituzioni, certi che tali proposizioni interpretano quel desiderio di ripresa e memoria importanti per rafforzare e tessere ogni ambito della vita».
Pace, libertà e responsabilità civica, infatti, sono sempre più fattori imprescindibili, con i diritti inviolabili dell’uomo, per ribadire di che cosa hanno ininterrottamente bisogno le fondamenta della nostra convivenza tra i valori, sempre a rischio, il desiderio di giustizia, dialogo e la necessità di coesione sostanziale; queste sono state le parole che, stamani, hanno riecheggiato, per altro, con diverse sfumature, nelle cerimonie e per il 77esimo anniversario della Liberazione, a cui hanno presenziato esponenti delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, con cittadini e ragazzi.
Durante la stessa, in piazza Indipendenza, il Sindaco, Domenico Lo Polito, ha richiamato anche il dramma che sta rivivendo l’Europa, accusando la “sconfitta dell’umanità”, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’esodo di tanti in fuga dal Conflitto, dalle distruzioni che si stanno abbattendo, senza sapere se si ritornerà o si rivedrà chi si è lasciato. «Colpi tremendi per la democrazia - ha rilanciato - in mezzo a fantasmi del secolo scorso, ammantati di nazionalismo e di rivendicazioni di sovranità territoriale».
Fermo e determinato, poi, ancora, il suo ulteriore giudizio sugli accadimenti: «Da stigmatizzare senza riserve - ha detto il sindaco - come quelli che annualmente rammentiamo al cuore della gente contro l’infamia della guerra ed a dimostrazione dell’urgenza di un bene più grande tra coraggio e dignità».
Da qui l’importanza d’imparare ad essere testimoni di pace attraverso le nostre persone, gesti e comportamenti del nostro essere, del nostro pensiero, della nostra esistenza. «Per questo, se vogliamo contribuire a rispondere a tale urgenza - ha aggiunto il primo cittadino - dobbiamo onorare, responsabilmente, quanto consegnato ancora da questo tempo, necessitante di scelte temerarie per ritrovare la strada che dia la svolta con l’esigenza di far conoscere ed incontrare».