«Fare dell'unicità e dell'univocità dei singoli luoghi, il brand sui cui investire a 360 gradi»
L’analisi dei Marcatori Identitari Distintivi al centro della lezione in Andalusia di Otto Torri, tenutasi 13 anni fa, anticipando tempi, temi, contenuti e tendenze. Montesanto: «I luoghi vanno visti come strategicamente diversi»
CORIGLIANO-ROSSANO – L’analisi dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), quale chiave di lettura efficace e innovativa nella progettazione dei turismi, è il cuore della lezione su letteratura e management dell’identità nell’heritage tourism tenuta da Lenin Montesanto al Curso de Verano organizzato dalle Università di Malaga e Granada.
Invitato nella sua qualità di coordinatore della Scuola Estiva in Management dell’Identità nell’ambito dell’Euromed Meeting, Montesanto presenta il caso della gestione consapevole ed efficace dell'immagine e brand dell’Andalusia nella comunicazione turistica confrontato, per analogie, con l'evento identitario-distintivo (EID) La Notte della Taranta nel Salento. Due esempi virtuosi di governance regionale dei turismi, attraverso i MID, rispetto ai ritardi ed ai vuoti della comunicazione e nella narrazione turistica invece della Regione Calabria. Siamo nell’estate del 2009. Tredici anni fa.
Nel 25esimo anniversario del sodalizio (1997-2022), continua la riproposizione, sempre attualizzata e contestualizzata, degli eventi, dei progetti, delle provocazioni e delle relazioni che hanno scandito e distinto, anticipando tempi, temi, contenuti e tendenze, lo storico impegno socio-culturale di Otto Torri sullo Jonio, anche oltre i confini regionali e nazionali.
A promuovere, a luglio del 2009, la trasferta di Otto Torri sullo Jonio in Spagna è Maria Jesus Martinez Silvente, docente di arte contemporanea presso l’Università di Malaga nonché Vice Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, già protagonista nei mesi precedenti (maggio 2009) di una delle provocazioni socio-culturali di Otto Torri: l’originalissima lezione magistrale su Guernica di Picasso, ospitata in una delle superstiti cantine tradizionali del Centro Storico di Rossano. In quella stessa occasione Otto Torri tiene sempre a Malaga il suo 59esimo Caffè Filosofico dal titolo Picasso como imagen, objeto y mito o comò ser omnipresente.
«Il concetto di identità sta a quello di letteratura, come quello di terroir sta al vino – spiega il Presidente di Otto Torri agli studenti spagnoli. Tentare una separazione o una astrazione equivarrebbe a snaturare tanto il singolo prodotto letterario, che per quanto proiettabile all'esterno resta pur sempre figlio del luogo; quanto il qualsiasi prodotto eno-gastronomico. Se è innegabile il ruolo storico svolto dal fenomeno letterario nella formazione di una cultura europea, ciò che oggi appare forse di interesse ancora maggiore è un altro aspetto, probabilmente meno preventivato e meno scontato di altri: il riemergere, dalla letteratura ma oltre la stessa cornice letteraria, dell'identità come leva strategica del capitalismo culturale. Privata la stessa concezione di identità di ogni filtro ideologico o etnico, al gioco anche simbolico delle parti e dei luoghi – continua - l'Europa a 27 restituisce un uomo che è sempre più situato: europeo in quanto locale e viceversa. La tendenza è certamente osservabile da più punti e settori».
Tra questi, il binario forse più sensibile ai flussi, fisici culturali e letterari transnazionali è quello della comunicazione e del cosiddetto marketing territoriale. A partire dalle identità più autoctone, fotografate meglio che altrove nelle letterature regionali, luoghi e protagonisti degli stessi vengono riscoperti, ripensati e rivalutati; tanto da far entrare, a pieno titolo, nei corrispettivi dello scambio mercantile e commerciale la cultura, il patrimonio, le tradizioni, l'identità appunto, perfino alcune categorie della popolazione, come ad esempio i contadini, gli artigiani o gli operai.
«In questa ottica – scandisce Montesanto – i luoghi vanno visti da naturalmente diversi in strategicamente diversi. E la letteratura identitaria diventa, guarda caso nell'Europa unita, il punto di riferimento di quello che alcuni chiamano societ-ing, in alternativa al termine market-ing, in ogni caso aspetto non secondario della nuova governance territoriale, che mira a fare dell'unicità e dell'univocità dei singoli luoghi, il brand sui cui investire a 360 gradi».
Ospitati all'interno dell'Istituto Cervantes di Velez Malaga, ai numerosi studenti e docenti universitari presenti, Montesanto offre una chiave di lettura singolare sul così definito management dell'identità andalusa nel contesto pubblicitario e della promozione turistica e culturale dell'Andalusia.
Prendendo ad esame gli oltre 500 cartelli pubblicitari utilizzati in Andalucia dal 1928 al 2008, egli rileva il livello di consapevolezza istituzionale dimostrato, soprattutto dalla Regione Autonoma dell'Andalucia, nell'utilizzo ragionato e scientifico di alcuni fra i più topici elementi identitari condivisi del Sud della Spagna nella costruzione e diffusione di campagne pubblicitarie e turistiche note in tutto il mondo e che negli anni hanno sensibilmente contribuito a far consolidare nel mondo la percezione turistica identitaria ed esperienziale di quella terra.
Il Presidente di Otto Torri insiste, ad esempio, sul ruolo strategico fatto giocare, con consapevolezza, dalle istituzioni competenti in materia di turismo, ad elementi topici quali il flamenco, oppure alla presenza ornamentale e simbolica dell'acqua e delle fontane (di tradizione araba), al fenomeno delle cosiddette tapas e più in generale all'enogastronomia, all'eredità architettonica del passato al-andalus, alla magia dei centri storici.
Illustrando in dettaglio diversi casi di recenti campagne pubblicitarie andaluse, Montesanto coglie anche l'occasione per dimostrare la penetrazione letteraria, l'utilizzo di una grammatica visuale ben determinata e di un linguaggio lirico e simbolico studiato ad hoc per confezionare didascalie efficaci sia rispetto al turista ma, soprattutto, riconosciute come tali dal cittadino andaluso e spagnolo, in ciò dimostrando l'utilità di un preliminare approccio antropologico e storico all'identità locale.
Tra i presenti ed intervenuti anche il Professor Jose Manuel Cuenca Toribio, docente dell'Università di Cordoba, uno dei più famosi intellettuali spagnoli e andalusi che hanno dedicato ricerche e studi alla individuazione di una identità andalusa, complimentatosi con il Presidente di Otto Torri per la trasversalità e l'originalità del percorso didattico individuato e seguito, abbinando efficacemente letteratura identità e marketing-societing.