Dopo il successo delle elezioni Rsu nel comparto sanitario, la Cisl mette in agenda le questioni da risolvere
Per il segretario generale Giuseppe Lavia, ancora molti i problemi da risolvere: dalle carenze di guardie mediche, agli occupati nel trasporto a lunga percorrenza
COSENZA - Si è riunito a Cosenza il comitato esecutivo della Cisl provinciale. Diversi gli argomenti affrontati nella relazione del segretario generale Giuseppe Lavia.
Ne danno notizia i vertici del sindacato di Cosenza, attraverso un comunicato stampa.
La Cisl si conferma, sommando i voti ricevuti in Asp e in Ao, il sindacato più rappresentativo nel comparto Sanità. Nel comparto Funzioni centrali e in quello delle Funzioni locali, le liste della Fp Cisl conseguono risultati estremamente positivi. La Cisl scuola si conferma con il 27% circa dei consensi il primo sindacato del comparto.
«La Cisl – dichiara il segretario generale Giuseppe Lavia – esprime soddisfazione per i risultati e rinnova il suo ringraziamento a tutti gli RSU eletti, ai candidati, a quanti hanno votato le liste della Cisl, con un risultato che ci dà un rinnovato slancio per rafforzare la nostra azione sindacale».
I dati sul numero complessivi degli aventi diritto di voto alle elezioni Rsu, in deciso calo rispetto al 2018, testimoniano l’urgenza di un piano straordinario di assunzioni nella P.A., per consentire agli enti locali di cogliere le opportunità legate alle risorse comunitarie e al Pnrr.
Particolare preoccupazione è stata espressa per le conseguenze del caro energia e delle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, che stanno minando la ripresa post pandemica, colpendo duramente i consumi delle famiglie e producendo conseguenze negative sul settore dell’edilizia, la cui crescita, sostenuta dagli incentivi per la riqualificazione, è compromessa.
Per l’esecutivo della Cisl di Cosenza è il tempo di avviare anche sul nostro territorio una politica che non ceda ai populismi e che sappia dire di sì agli investimenti sull’energia e sul ciclo integrato dei rifiuti.
L’esecutivo ha espresso poi preoccupazione per le criticità nella continuità assistenziale nelle aree interne, rivolgendo un appello alla Asp e al presidente Occhiuto per la soluzione del problema delle zone carenti e per l’assegnazione delle guardie mediche ai tanti, troppi comuni, ultra periferici, come Campana, Longobucco e Bocchigliero, per fare un esempio, nei quali il servizio non viene assicurato per come si dovrebbe. Su questo versante, per la Cisl della provincia di Cosenza occorre trasformare a tempo indeterminato il rapporto con medici e infermieri assunti a tempo determinato nell’emergenza Covid, per evitare che vadano a lavorare in altre regioni.
L’esecutivo della Cisl ha espresso, inoltre, forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori di Covisiant della commessa Ita, sostenendo la richiesta di applicare le clausole sociali, esprimendo l’urgenza di bloccare le procedure di licenziamento in corso per i lavoratori impegnati nei trasporti a lunga percorrenza.
Al termine di un articolato dibattito, l’intervento del segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo, che ha evidenziato come la priorità per la Cisl sia il lavoro dignitoso. E se, grazie all’azione del sindacato, sul versante degli ex lsu-lpu con i nuovi finanziamenti avremo un incremento delle ore di tutti i lavoratori, molto resta da fare per superare le tante sacche di precariato nella pubblica amministrazione e per le nuove assunzioni di quel personale qualificato indispensabile per affrontare le sfide del Pnrr.
«Per la Cisl – ha detto inoltre Russo – è il momento di ricostruire la medicina territoriale, perché il diritto ad una buona sanità resta la nostra priorità».