Covid, proroga dei contratti del personale sanitario e pubblicato bando per le organizzazioni di volontariato
Occhiuto: «Per i contratti in scadenza il 31 marzo, chiesta proroga al 30 giugno». Minasi: «Con il bando non vogliamo solo fornire una risposta all’urgenza, ma lavorare in maniera strutturata, collaborativa e su diversi livelli»
CATANZARO - «Ho manifestato in più occasioni forti preoccupazioni in ordine alle criticità che riguardano il fabbisogno di personale sanitario nella nostra Regione, sollecitando ogni intervento necessario a fronteggiare la gestione della fase emergenziale pandemica e post emergenziale. Ci sono ancora gravi ritardi nelle procedure di reintegro degli organici da parte delle Aziende sanitarie provinciali e da parte delle Aziende ospedaliere, e, con specifico riferimento al personale impiegato nell’emergenza Covid, si registra l’ulteriore criticità del mancato completo utilizzo delle risorse messe a disposizione della Regione Calabria dai decreti varati nel 2020 per fronteggiare la pandemia».
Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria che così continua: «La medesima cosa è capitata - ce lo segnalano anche documenti ministeriali - per ulteriori assegnazioni a valere sull’anno 2021 per le stesse finalità. Alla luce di tutto questo, relativamente ai contratti già stipulati per fronteggiare l’emergenza, che scadrà il prossimo 31 marzo, tenuto conto della recrudescenza della pandemia nella Regione e della forte pressione sulle strutture deputate all’assistenza dei pazienti Covid, ho scritto (insieme al sub commissario Esposito e al dg del Dipartimento Salute Fantozzi) a tutti i commissari delle Asp e delle Ao per invitarli a prorogare, fino al 30 giugno 2022, i contratti del personale necessario a fronteggiare il trascinamento del virus sul territorio regionale. Mi aspetto una risposta immediata e che entro pochi giorni i contratti degli operatori sanitari coinvolti vengano prorogati».
«L’arrivo della pandemia ci ha messo di fronte a delle criticità che non riguardano solo il comparto sanitario, bensì l’intero assetto sociale ed economico. Una situazione complessa, a causa della quale, oltre ai bisogni strutturali della collettività, registriamo delle nuove esigenze che interessano fasce di popolazione sino ad oggi non incanalate negli interventi previsti e programmati. Non fanno eccezione, purtroppo, soprattutto sotto l’aspetto finanziario, le organizzazioni e le associazioni che operano nell’universo del Terzo Settore, le quali, alla luce di questa emergenza, stanno rischiando di mettere in crisi sia la loro capacità di rispondere alle fragilità che si palesano sempre più nella società, sia il loro ruolo nel veicolare il significativo concetto di cittadinanza attiva. Era perciò fondamentale attivarsi celermente sull’approvazione del bando per l'erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nel fronteggiare l’emergenza legata al Covid-19».
Così l’assessore regionale alle Politiche sociali, Tilde Minasi, nell’annunciare la pubblicazione dell’avviso, «che - rimarca l’esponente della Giunta Occhiuto - si configura come un’importante opportunità per tutte quelle realtà che, sotto vari aspetti, si impegnano nello sviluppo di welfare di comunità e quindi essenziale per i territori».
«Con questo bando – aggiunge Minasi – si vuole agire attraverso sostegni economici affinché le associazioni possano affrontare uno status di difficoltà che gli eventi degli ultimi due anni hanno purtroppo cristallizzato, con il duplice obiettivo di supportarle sia nella continuazione della loro preziosa attività, sia per garantire l’adeguamento e la prosecuzione di servizi che potrebbero venire meno per effetto della pandemia, con conseguenze negative sul tessuto sociale calabrese».
«Come regione – conclude l’assessore Minasi – non vogliamo però solo fornire una risposta all’urgenza, ma lavorare in maniera strutturata, collaborativa e su diversi livelli affinché, insieme, si possa essere centrali, ognuno con il proprio ruolo, nel contributo verso le comunità, così da reagire e innovarci nella programmazione e nell’organizzazione, fornendo strumenti efficaci che permettano alle nostre realtà di muoversi al meglio sui territori».