Centenario della Lilt, l'orafo calabrese Gerardo Sacco insignito dell’attestato di benemerenza
Riconoscimento conferito «in virtù del profondo coinvolgimento a progetti di sensibilizzazione in materia di salute pubblica e, in particolare, di prevenzione oncologica». Per l’occasione il maestro ha realizzato un’opera che rappresenta Igea, dea greca della salute
ROMA - Ieri, venerdì 25 febbraio, in occasione del Centenario della Lilt, Lega italiana per la lotta ai tumori, il maestro orafo crotonese Gerardo Sacco è stato insignito dell’attestato di benemerenza del Centenario della Lilt.
La cerimonia si è svolta presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. La Lega tumori, ente pubblico di notevole rilievo che opera da un secolo per la prevenzione oncologica, sotto l’egida del ministero della Salute, in occasione dei suoi cent’anni, ha infatti conferito, nel corso di una cerimonia istituzionale alla quale hanno parteciperanno alte autorità dello Stato, tra le quali il Ministro della Salute Roberto Speranza, gli attestati di benemerenza a personalità contraddistintesi nella lotta ai tumori, con impegno e energia, sostenendo le attività della Lilt, in linea con il compito istituzionale primario: la promozione e la diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita.
In particolare, Gerardo Sacco sostiene da anni la Lilt, sia a livello nazionale che territoriale. Per la sua opera messa in campo a Crotone, l’associazione provinciale lo aveva già nominato, proprio per il suo impegno, socio onorario. Ora il riconoscimento della sua azione a livello nazionale quale «personalità di rilievo alla quale conferire l’attentato di benemerenza del Centenario della Lilt, in virtù del profondo coinvolgimento e adesione a progetti di sensibilizzazione in materia di salute pubblica e, in particolare, di prevenzione oncologica».
Per l’occasione l’orafo ha realizzato per la Lilt un’opera che rappresenta Igea, dea greca della salute invocata per prevenire le malattie e per il mantenimento dello stato di salute. Essa è raffigurata con un serpente in una mano, e nell’altra una coppa. L’opera è stata realizzata in argento scolpito a mano con la tecnica della fusione a cera persa. L’effige poggia su una base alla quale è riprodotto il logo della LILT. Sullo stesso tema è stato anche realizzato un ciondolo in argento 925/000, in edizione limitata di 120 pezzi, sul retro del quale è presente una incisione a ricordo dello storico evento. Una terza opera, infine, è stata realizzata con l’identico messaggio su una lastra di plexiglass.
«Stare al fianco della Lilt, avere la possibilità di dare il mio piccolo contributo, è una cosa che mi onora, sinceramente. C’è ancora tanto da fare, troppo. Ma lavorando con tenacia e con la forza dello stare insieme nulla è impossibile. Prevenzione e ricerca sono le uniche strade per arrivare un giorno, speriamo non tanto lontano, a rendere questo male meno violento e infido. Questo è uno dei miei sogni più grandi».