Discarica Scala Coeli, l'opposizione di Co-Ro: «Stasi ritorni ambientalista e dica no all'ampliamento»
I consiglieri di opposizione Madeo, Salimbeni e Scorza: «È il momento che questa città tuteli i territori limitrofi. Sarebbe opportuno che il sindaco partecipi alla manifestazione del 12 marzo»
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CORIGLIANO-ROSSANO - I Consiglieri Comunali della Città di Corigliano-Rossano, già membri della Commissione Ambiente, chiedono che il Sindaco della Città di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, sia presente alla manifestazione, organizzata da Lega Ambiente", "Cammina, Osserva, Pulisci", che si terrà sabato 12 marzo, in località Pipino, Comune di Scale Coeli. «La presenza di un ex attivista ambientale, con fascia tricolore sul petto, potrà sicuramente sostenere e valorizzare le battaglie per un futuro più sostenibile nella nostra sibaritide».
In un comunicato stampa, i consiglieri dei partiti di opposizione, denunciano il rischio di sciacallaggio ambientale che grava sui centri abitati limitrofi alla discarica di Bucita: «Siamo la Città che più pesa su tutto il ciclo di trattamento e smaltimento dei rifiuti che non riusciamo, meglio ancora non vogliamo, differenziare. Produciamo quasi il 50% dei rifiuti, che vengono conferiti all'interno delle discariche, di tutti i 33 Comuni dell'Aro Sibaritide. Riteniamo, come membri di opposizione della Commissione Ambiente, opportuno condividere, unitamente alle altre Comunità, le difficoltà e le soluzioni posti a valle di questa atavica problematica. Non riteniamo corretto "scaricare", letteralmente, le nostre incapacità amministrative, causa principale del rallentamento del sistema di raccolta differenziata cittadino, sulle più piccole Comunità, maggiormente bisognose di attenzione e di sostegno, pensando di prevedere a Scala Celi un ampliamento della discarica».
I consiglieri comunali Madeo (Corigliano-Rossano in Azione), Salimbeni (Corigliano-Rossano Domani) e Scorza (UDC- Unione di Centro) precisano: «Non siamo assolutamente contrari alla coesistenza pubblico/privato all'interno del settore rifiuti semplicemente non vogliamo che altri territori paghino, in costi ecologici, per gli errori dei nostri amministratori locali. Se perde anche solo uno di noi perdiamo tutti sulle tematiche ambientali».