Parte il calendario Accademico di "Maccaroni Chef Academy" tra «identità, tradizione e km0
È la prima Accademia di cucina del sud Italia che porta con sé un paniere di eccellenze in grado di raccontare la Calabria, appunto "Dal Pollino allo Stretto"
POLLINO - Per il quinto anno consecutivo il calendario accademico della "Maccaroni Chef Academy" si presenta ricco di novità. Dalle tecniche base per muovere i primi passi ai fornelli a quelle per realizzare ricette più complesse, dai corsi full immersion a quelli con cadenza settimanale: «È necessario approfondire le identità dei territori attraverso la riscoperta delle tradizioni», afferma Corrado Rossi, direttore e manager dell'Accademia, «dopo il periodo di lockdown e il successo dell'idea dello smartcooking, sentivamo la necessità di allargare le nostre proposte ad un pubblico sempre più ampio, la cucina piace a tutti e a tutte le età, spesso sentiamo l'esigenza d'incontrarci e di stupire gli amici, invitandoli a cena, con piatti prelibati e semplici da preparare».
Si parla della prima Accademia di cucina del sud Italia. Queste le parole che emergono dal sito web: «La nostra parola d’ordine è narrare; la nostra mission, valorizzare le eccellenze enogastronomiche made in Calabria e a km0. Il cibo e le bevande sono carichi di storie e valori del territorio e andrebbero compresi prima di essere assaggiati.
Sta a noi raccontare la loro favola al consumatore, una storia fatta di dati e di luoghi, ma ancor più, passionale e sentimentale. Perché il cibo nutre il corpo ma anche la mente».
In questi cinque anni l'Accademia ha visto accostarsi un numero cospicuo di studenti e le scoperte migliori provengono dai corsisti amatoriali, oltre 200, molti dei quali quasi per gioco si sono messi alla prova per scoprire se, da una passione, potesse nascere un mestiere. La condicio sine qua non è il Km0. Tutte le materie prime utilizzate nei corsi provengono dalle aziende partner, con un ricco paniere di eccellenze in grado di raccontare la Calabria, appunto "Dal Pollino allo Stretto".
Dal "Fagiolo Poverello Bianco" del Pollino, oggi presidio SlowFood con l'azienda TerraeGusto, al Pane di Cuti di Rogliano; dalla Sardellina di Cirò Marina dell'Azienda Lucchetta, alla Nduja di Spilinga dell'azienda Bellantone, dalla Cipolla Rossa di Tropea e al pecorino del Poro del Gal Terre Vibonesi, alle Patate Igp della Sila passando per il Bergamotto di Reggio Calabria dell'Accademia del Bergamotto, dall'olio extravergine di oliva dell'Azienda Minisci alle conserve e passate della azienda Sapori Antichi del gruppo Muraca.
Dall'Amaro Lucji di Luzzi, utilizzato dallo chef Spizzirri per la sua "riduzione" agli agrumi e spezie di Calabria alla Zafarana di Tortora, passando per il magliocco dell'azienda Gemelli Giraldi. «Si è creduto in un progetto che oggi è in grado di raccogliere i propri frutti, un progetto di rete, concreto che può dare tanto alla Calabria e ai giovani e meno giovani», il pensiero di Corrado Rossi.