Nasce il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. Fino al 31 maggio si potranno adeguare gli statuti
De Rose Coordinatrice CICAS per la Provincia di Cosenza, fa il punto della situazione sull'entrata in vigore del Registro, sui controlli da effettuare nonché sugli ultimi adempimenti da compiere per essere certi dell'iscrizione nello stesso
COSENZA - Anna Maria De Rose Coordinatrice CICAS per la Provincia di Cosenza nonché Commissario per la Provincia di Crotone, fa il punto della situazione sull'entrata in vigore del RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), sui controlli da effettuare nonché sugli ultimi adempimenti da compiere per essere certi dell'iscrizione nello stesso, da parte degli attori operanti nel sociale aventi diritto e che intendano acquisire la qualifica di ETS.
«Il RUNTS – spiega - il Registro Telematico istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, previsto dall'art. 45 del Codice del Terzo Settore (Decreto Legislativo 3 Luglio 2017 n. 117), è stato introdotto per assicurare trasparenza degli Enti operanti nel Terzo Settore (ETS), e seppur nascendo a livello Nazionale verrà gestito ed aggiornato oltre che dagli Uffici Statali anche dagli Uffici Regionali. Il registro, accoglie 7 tipologie di soggetti, ODV, APS, Imprese Sociali, Reti Associative, Enti Filantropici, Società di Mutuo Soccorso ed altri enti».
«La qualifica di ETS, - continua - che si acquisisce con l'iscrizione al RUNTS, concede la possibilità agli aventi diritto, di beneficiare di agevolazioni, anche di natura fiscale, di accedere al 5 per mille, a contributi pubblici e a stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni. Per alcuni inoltre vale ai fini dell'acquisizione della personalità giuridica. Si raccomanda la massima attenzione e sensibilità, a gestire questo delicato passaggio al RUNTS, da parte degli Uffici Regionali e dal Ministero, nonché si raccomanda ai soggetti interessati di rendersi parte attiva nel controllo della propria posizione ai fini dell'iscrizione».
«Si ricorda, infatti, - aggiunge - che la Riforma del Terzo Settore, ha inteso riorganizzare, gli operatori che svolgono nel sociale attività di "interesse generale" non solo nei settori tradizionali ma anche in quelli ritenuti di nuovo interesse quali ad esempio l'istruzione, la legalità, il commercio equo, l'agricoltura sociale ecc., conferendo a questi ultimi, finalmente quell'importanza sociale che rivestono nella società di oggi, assegnandogli un ruolo strategico, in condivisione con la pubblica amministrazione, nella programmazione e nella gestione dei servizi».
«Quali sono stati – spiega - e saranno gli step cruciali: Giorno 23.11.2021 si è dato inizio alla migrazione di tutti i dati delle APS e delle ODV da parte del Ministero e degli Enti territoriali la quale terminerà giorno 21.02.2022. Gli Uffici competenti avranno 180 GG in base alle scadenze, per verificare i dati validi ai fini dell'iscrizione, in ogni caso, in assenza di comunicazioni e di diniego, vale per l'iscrizione il silenzio assenso. Dal 24 Novembre 2021 al contrario, tutti gli altri Enti che non siano APS, ODV o ONLUS e che intendano acquisire la qualifica di ETS devono richiederne l'iscrizione telematicamente verificando che i loro Statuti siano in linea con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore. Si fa presente che APS, ODV e ONLUS possono apportare le modifiche in maniera semplificata entro il 31.05.2022».
«Capitolo a parte – continua - merita la migrazione delle 22.000 ONLUS in quanto l'Anagrafe è stata di fatto "congelata" con l'avvio del RUNTS, essa cesserà di esistere dal primo Gennaio del periodo d'imposta successivo a quello in cui arriverà l'autorizzazione della Commissione Europea, con cui si darà il via libera alle nuove misure fiscali introdotte dalla riforma del Terzo Settore. Da qui il dilemma per le ONLUS se richiedere autonomamente sin da subito l'iscrizione al RUNTS oppure attendere!».
«Chiarito che esse dovranno attendere che L'Agenzia delle Entrate renda pubblici gli elenchi per poi procedere in proprio all'iscrizione, - prosegue - il problema più grande da risolvere nonché la più grande preoccupazione è stata quella relativa alla ricezione del 5 per mille, ma il Decreto Milleproroghe 2022 ha chiarito che le ONLUS già accreditate al contributo del 5 per mille 2021 continueranno fino al 2022 con gli stessi criteri. Per il momento quindi problema in parte risolto. Per quanto riguarda gli Enti che hanno o devono acquisire la personalità giuridica dovranno rivolgersi al proprio Notaio di fiducia che ne curerà gli adempimenti. Infine le Imprese e Cooperative sociali iscritte nella sezione imprese sociali tenuto presso il Registro delle Imprese non devono effettuare adempimenti perché tale iscrizione soddisfa il requisito di iscrizione al RUNTS».
«Si fa presente, inoltre, che tutti gli Enti dovranno essere necessariamente in possesso dello Spid o Carta d'identità elettronica, di un indirizzo PEC nonché della Firma digitale, strumenti dai quali non si potrà prescindere per dialogare con il RUNTS seguire le pratiche relative alle proprie posizioni e far valere i propri diritti. La CICAS resta a disposizione di tutti gli operatori del Terzo Settore operanti in Calabria, attraverso i responsabili territoriali, per qualunque chiarimento e sostegno in questo delicato e strategico passaggio» conclude.