Scala Coeli, studenti dell’Unical alla scoperta di Cozzo Vituso e della Timpa dell'Avvoltoio
Una lezione sul campo per gli studenti di Scienze Geologiche che, accompagnati dal presidente del circolo Legambiente Nicà, hanno ascoltato il Professor Francesco Muto esporre la storia geologica di questo posto straordinario
SCALA COELI - «Qualche giorno fa il nostro circolo dopo un primo contatto avvenuto mesi addietro con il Professor Francesco Muto docente del corso di Modelli Geologi e di quello di Rilevamento Geologico nel corso di laurea in Scienze Geologiche, Dipartimento DiBEST dell'Università della Calabria, ha accompagnato un gruppo di studenti ed il Professore sul Cozzo Vituso e Timpa dell'Avvoltoio».
È quanto si legge in una nota stampa del Circolo Legambiente Nicà che così continua: «Siamo felici dell'attenzione che l'Università della Calabria e il professore Muto hanno dato al nostro territorio ed a questa bellissima e particolare formazione rocciosa, il Vitusello, molto caro a noi scalesi ed a quanti amano la natura e il nostro territorio. Ringraziamo di cuore il professore, per la sensibilità, l'attenzione e il lavoro che porta avanti, gli studenti per il loro entusiasmo e la voglia di conoscenza. Nella speranza di rivederci presto, per altri momenti formativi ed altre escursioni auguriamo buon lavoro al Professore e a tutti gli studenti del corso di laurea in Geologia della nostra prestigiosa Università».
«Lunedì 13 dicembre – continua - una classe di studenti del primo anno magistrale del Corso di Laurea in Scienze Geologiche dell'Università della Calabria ha effettuato un'escursione didattica nell'area di Scala Coeli-San Morello. L'escursione degli studenti universitari rientra nelle attività di esercitazione sul terreno del corso di studio di Modelli Geologici. L'attività è consistita nell'osservazione sul terreno di strutture geologiche particolari che affiorano in maniera esclusiva in un'area estesa dal Fiume Lipuda a sud fino al Torrente Arso a nord. Il gruppo di studenti è stato guidato dal Professore Francesco Muto, docente del corso di Modelli Geologici e di quello di Rilevamento Geologico nella triennale dello stesso Corso di Laurea. Il docente ha dapprima introdotto le peculiarità geologiche dell'area di Scala Coeli, attraverso una panoramica dal piazzale antistante il campo sportivo di Scala Coeli, verso il Cozzo Vituso e Timpa dell'Avvoltoio».
«Il docente – spiega - ha esposto la storia geologica a partire da 27 milioni di anni ai giorni nostri di successioni di terreni che hanno peculiarità geologiche particolari e che vengono a contatto proprio in quest'area. Ha altresì richiamato l'attenzione sulla ben nutrita letteratura geologica che fin dagli anni ‘60 ha visto ricercatori italiani e stranieri interessarsi alla struttura geologica compresa tra Terravecchia-Scala Coeli-San Morello. Si tratta di una sovrapposizione di terreni "alloctoni" che si sono messi in posto dallo Ionio verso l'attuale entroterra in seguito a processi di convergenza e subduzione».
«Dopo la spiegazione teorica – aggiunge - il gruppo si è portato in località Cugnale del Vescovo per l'osservazione dei depositi più antichi affioranti nell'area e per una lettura geologica del paesaggio tipico delle aree ioniche. A metà mattinata il gruppo è stato accompagnato da Nicola Abruzzese Presidente del circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli ed ha percorso il sentiero che porta al Cozzo Vituso e Timpa dell'Avvoltoio (Lifànda). Lungo il percorso gli studenti hanno eseguito l'esercizio di rilevare le unità geologiche riportandole su carta topografica e, arrivati sulla dorsale dell'Avvoltoio, hanno potuto fare osservazioni sulla complessa struttura geologica, sulle geometrie e composizione degli strati conglomeratico-arenacei di cui è costituita tutta la dorsale di Colle delle Rose-Pietra dell'Avvoltoio. La panoramica dall'alto consente di spaziare verso nord e verso sud comprendendo i macro-lineamenti tettonici che caratterizzano il bordo orientale della Calabria settentrionale e, verso nord, la disgiunzione tettonica del massiccio della Sila da quello del Pollino».
«Questi luoghi, nonostante siano stati studiati in passato, sono oggetto di ricerche e di approfondimento per quel che riguarda gli aspetti stratigrafici, strutturali e geomorfologici da parte di ricercatori dell'Unical. Nondimeno, risultano particolarmente importanti, dal punto di vista didattico per gli studenti di Scienze Geologiche, per far capire alcuni aspetti importanti della modellazione geologica di dettaglio e a grande scala» conclude.