Crosia, aumento della Tari: ecco le spiegazioni dell’Amministrazione
«Ci sono una serie di concause e di circostanze che quest'anno hanno prodotto un volume di spesa notevole»
CROSIA – Rimodulate le tariffe della Tassa sui rifiuti (TARI). Aumenti contenuti grazie soprattutto alla capacità dei cittadini di mantenere alta la quota di differenziata. Tutti i comuni calabresi interessati da questo aumento trasversale delle aliquote. Ad incidere di più il lungo lockdown della pandemia che nel 2020 ha fatto lievitare di un terzo la quantità di rifiuti indifferenziati e il costante e profondo stato di emergenza che ha attraversato lo scorso anno la regione. In arrivo sgravi per le attività commerciali e le aziende.
È quanto fa sapere l'Amministrazione comunale chiarendo le voci in bolletta che produrranno un inevitabile aumento della tassa sui rifiuti.
Ci sono una serie di concause e di circostanze che quest'anno hanno prodotto un volume di spesa notevole. Il lungo lockdown del 2020 ha generato una produzione di oltre 1.500 tonnellate di rifiuti indifferenziabili (nel 2019 eravamo a solo 1.000 tonnellate) e questo ha aumentato i costi di smaltimento
Lo stesso smaltimento, come si ha memoria, è stato per lungo tempo interdetto a causa della chiusura degli impianti e con molti comuni, per fortuna non quello di Crosia, che per mesi hanno dovuto far fronte con una perdurante emergenza ambientale con cumuli di spazzatura lungo le strade. Per far fronte a questa situazione di grave criticità, pertanto, l'ATO Cosenza ha provveduto ad attuare una soluzione risolutiva ma comunque dispendiosa, optando per lo smaltimento dei rifiuti all'estero. Tale soluzione, seppur risolutiva, è costata all'ambito territoriale di Cosenza più di 380 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferita.
Altra voce che grava sull'aumento della bolletta della TARI è il costo del servizio. Su scala nazionale, infatti, abbiamo registrato l'aumento delle retribuzioni per il personale della nettezza urbana a seguito della sottoscrizione dei nuovi contratti di lavoro.
A rendere ancora più oneroso il balzello della spazzatura, però, è stata l'entrata in vigore della nuova normativa dell'autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) che ha imposto ai Comuni di adeguare le tariffe al costo effettivo e complessivo del servizio. Crosia, ad esempio, aveva congelato le aliquote del 2015 ed oggi ci troviamo costretti ad un adeguamento.
Pe far fronte alla legittima richiesta di chiarimenti, delucidazioni ed eventuali revisioni sul computo delle bollette, l'Amministrazione comunale ha invitato gli uffici ad essere quanto più collaborativi con i cittadini che hanno necessità di ulteriori e più dettagliate delucidazioni a riguardo.
Nel frattempo, il Comune di Crosia è stato beneficiario di un bonus di 35mila euro messo a disposizione dal Governo e destinato alle imprese e alle aziende del territorio comunale che avessero particolari e comprovabili esigenze o che si trovino nell'impossibilità, causa chiusura totale o parziale della loro attività, ad onorare la tassa sui rifiuti. Per accedere al bonus è possibile avanzare istanza al Municipio.