Frascineto, emanato il bando per tre borse di studio intitolate a “Luigi Angelo Bellusci”
Il bando è rivolto a studenti particolarmente meritevoli, che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti e regolarmente iscritti all’Università. Catapano: «Un riconoscimento anche per incentivare la prosecuzione del percorso formativo dei nostri ragazzi»
FRASCINETO - Come ogni anno, l’Amministrazione Comunale di Frascineto, guidata dal Sindaco Angelo Catapano, ha emanato il bando relativo per tre Borse di Studio “Luigi Angelo Bellusci”, cittadino benemerito della cittadina arberesche e che ha sempre avuto a cuore il valore della cultura e dell'istruzione.
La borsa di studio dal valore di 1000 euro cadauno, viene assegnata con apposito regolamento, redatto dal responsabile del settore affari generali dell’ente, Vittorio Blaiotta, è consultabile sul sito ufficiale dell’ente, a studenti particolarmente meritevoli, che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti e regolarmente iscritti all’Università. Un riconoscimento per studenti residenti, che si sono distinti nei loro percorsi scolastici.
«Un premio – ha commentato il primo cittadino - , che vuole dare atto all’opera meritoria di Luigi Angelo Bellusci, attualmente in quiescenza come funzionario Fiat, che continua a legare il suo none alla comunità che gli ha dato i natali».
«Attento alle giovani generazioni. Proprio alle nuove “leve” è rivolto il riconoscimento, affinché in loro rimanga il contributo del suo lavoro e il fondamentale apporto alla crescita culturale di studenti lodevoli. Come Amministrazione – spiega -, siamo impegnati oltremodo, laddove è possibile, a dare spazio e supporto ai giovani affinché il loro contributo e le loro visioni possano essere spunto di riflessione per politiche di gestione della propria comunità in ascolto con i cambiamenti sociali ed economici presenti sul territorio».
«Un riconoscimento anche per incentivare la prosecuzione del percorso formativo dei nostri ragazzi, e dall’altro canto, stimolarli sempre più alla ricerca perché tutto rimanga testimonianza» conclude.