Agricoltura, Vocaturi (Agrocepi) avverte Occhiuto: «L’agricoltura è a rischio crisi»
È quanto dichiara il vicepresidente Agrocepi Cristian Vocaturi: «Manca la manodopera. La raccolta nei campi e nei frutteti sta rischiando di mettere in crisi le aziende»
COSENZA - «Il nostro sindacato agroalimentare Agrocepi ha sentito il dovere, per meglio tutelare il settore, di affrontare urgentemente delle criticità del comparto, scrivendo al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. In Calabria la raccolta nei campi e nei frutteti e le lavorazioni nei magazzini e nei magazzini ortofrutticoli sta rischiando di mettere in crisi le stesse aziende, non per mancanza di produzione, che ad oggi non potrebbe essere quantificata, ma perché i tempi della raccolta e della lavorazione sono ormai tempi certi ed i frutti dunque devono attraversare un iter con tempi imposti dalla natura».
È quanto dichiara il vicepresidente Agrocepi Cristian Vocaturi.
«Con una richiesta sempre più di qualità e dettagliata della grande distribuzione organizzata, le aziende agricole ed i piccoli coltivatori non possono rischiare di non raccogliere il frutto, o di lavorarli in ritardo, dopo mesi di costi sostenuti per l’uscita dei nostri prodotti, colonne portanti del made in Italy nel mondo».
«Le cause di queste gravi criticità, che stiamo affrontando con difficoltà in questi giorni, che sottoponiamo sono molteplici, ma due riscontrate in primis. Le nostre aziende associate sostengono e lamentano che i sussidi dati dallo Stato, molti dei quali legittimi altri distorsivi per l’economia, agli stagionali agricoli frenano la domanda occupazionale, poiché molti lavoratori rifiutano la chiamata a lavoro per non perdere o vedersi decurtare il sussidio, e la seconda causa, la paura di trasmissione di covid nei luoghi di lavoro».
«Inoltre tutto questo si aggiunge a problemi ormai latenti, ovvero la necessita di riformare i centri per l’impiego in collaborazione con l’Enpal, per fare formazione ai lavoratori, perché sia la raccolta che la lavorazione degli agrumi nei magazzini, necessitano di lavoratori competenti per diminuire i costi delle aziende ed avere meno scarto dei prodotti. Mi duole comunicare alla stampa che siamo in pieno stato di emergenza, la situazione è più seria di quanto inizialmente previsto».
(Fonte foto agrocepi)