Cassano, firmato l’accordo sul Distretto del Cibo Piana di Sibari
Il vice sindaco Mungo: «I Distretti sono strumenti di sviluppo a lungo termine e di corretta gestione del territorio in aree fortemente caratterizzate dall’attività agricola e agroalimentare»
CASSANO JONIO - Il vice sindaco della Città di Cassano Jonio, Antonino Mungo, delegato dal sindaco Gianni Papasso, ha partecipato all’assemblea di partenariato del Distretto del Cibo “Piana di Sibari” per la firma dell’Accordo di Distretto e della proposta del Piano delle Attività, che convocata dal sindaco del comune capofila Corigliano-Rossano Flavio Stasi, si è tenuta presso la sala Rossa di Palazzo San Bernardino.
I lavori assembleari, sono stati caratterizzati dalla trattazione dell’unico punto posto all’ordine del giorno.
All’assemblea hanno partecipato i legali rappresentanti degli enti che hanno aderito al Distretto, che a seguito di un breve dibattito hanno approvato e sottoscritto l’atto di accordo di distretto e la proposta di piano delle attività da mettere in campo. Il Distretto del Cibo “Piana di Sibari” di cui attualmente fanno parte i Comuni di: Corigliano-Rossano, Cassano allo Ionio, Terranova da Sibari, Calopezzati, Caloveto, Crosia, Cropalati e Paludi, il cui partenariato è aperto ad accogliere altre adesioni, era stato approvato con apposito decreto dalla Regione Calabria, lo scorso mese di aprile.
«Attraverso i Distretti del Cibo - ha riferito l’assessore Mungo - la Regione si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale, attraverso le attività agricole e agroalimentari».
«I distretti del cibo - ha aggiunto l’amministratore cassanese - oltre a rappresentare strumenti di sviluppo a lungo termine e di corretta gestione del territorio in aree fortemente caratterizzate dall’attività agricola ed agroalimentare, rappresentano, in un momento di difficoltà generale del paese come quello attuale, la possibilità di approvvigionamento autonomo di risorse economiche al di fuori dei normali canali di trasferimento regionale o statale, destinati a costante riduzione».
Al partenariato possono aderire, inoltre, associazioni professionali agricole, imprese agricole singole ed associate (iscritte alla C.C.I.A.A.),imprese di trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli ed agroalimentari; imprese del settore della pesca, del turismo rurale ed eno-gastronomico; imprese attive nell’ambito dell’agricoltura-sociale, enti locali, enti di ricerca e università, enti e associazioni pubblici e privati correlate alle finalità ed al piano di attività, imprese aggregate titolari di regimi di qualità riconosciute a livello regionale, nazionale o comunitario, fondazioni, aziende speciali, società a partecipazione pubblica, imprese dell’artigianato tipico e locale, aventi sede legale o operativa nei Comuni di Corigliano-Rossano, Cassano allo Ionio, Terranova da Sibari, Calopezzati, Caloveto, Crosia, Cropalati e Paludi.