8 marzo, “Basta vittime 106”: «la donna, la Calabria e la statale 106 non fanno strada!»
Il presidente dell’organizzazione: «bisogna lottare per i diritti delle donne ma anche per quelli della Calabria, della S.S. 106: basta disparità, disuguaglianze ed ingiustizie!»
CORIGLIANO-ROSSANO «L’Odv “Basta vittime sulla strada statale 106” ha molto apprezzato l’idea del centro studi politico sociali “Don Francesco Caporale” di celebrare l’8 marzo ricordando tutte le donne vittime di una strage le cui responsabilità sono delle istituzioni che non mantengono le promesse fatte»
Lo afferma in un comunicato stampa il presidente Leonardo Caligiuri che, nella prima mattinata di oggi 8 marzo, in occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne, ha lasciato dei fiori ed un palloncino rosso lungo la strada statale 106 Jonica a Corigliano-Rossano, esattamente nel luogo in cui il 16 febbraio 2013 persero la vita le sorelle Valentina e Teresa Fiore, rispettivamente di 21 e 25 anni.
Un gesto, quello del presidente, «per ricordare idealmente tutte le donne vittime della Statale 106».
Sono tante le donne che hanno perso la vita sulla strada statale 106. Il centro studi e ricerche dell’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106” dimostra che solo dal 2013 ad oggi sono 93 le donne che hanno perso la vita lungo la strada statale 106, costrette, così, ad abbandonare tragicamente sogni, ambizioni e famiglie. Si tratta infatti di lavoratrici, spesso madri. In alcuni casi si tratta, purtroppo, anche di bambine.
«Oltre al centro studi “Don Francesco Caporale” – ha affermato il presidente Caligiuri – ringrazio anche la Fidapa bpw italy, il distretto sud ovest, la fondazione Fidapa onlus, il centro calabrese di solidarietà, il centro antiviolenza “Mondo rosa”, l’Ande di Catanzaro, l’Anas di Crotone, l’Et syssitia symposium di Torano Castello per aver organizzato e per aver partecipato a questa iniziativa».
«Attraverso questa iniziativa – continua il Presidente Caligiuri – abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione l’emancipazione della donna ma anche quella della Calabria. Entrambe continuano ad essere purtroppo ingiustamente penalizzate. Entrambe non fanno strada. È inconcepibile che ancora oggi le donne in Italia ed in Calabria continuino ad essere discriminate ed è ingiusto che non si riesca ancora ad ottenere una compiuta parità di genere».
«Allo stesso modo – va avanti il Presidente Caligiuri – è opportuno denunciare le condizioni in cui versa la strada Statale 106 nonostante oggi vi sia la grande opportunità del recovery fund che rende possibile il finanziamento dell’ammodernamento di questa importante arteria viaria che però resta esclusa per una scelta politica che rallenterà così ogni possibilità di sviluppo concreto per i nostri territori».
«La Calabria e la strada statale 106 – conclude il Presidente Caligiuri – sono anch’esse due belle donne che però non fanno strada, non riescono ad emancipare. Fa riflettere, in questo senso, la posizione assunta ieri dallo Svimez e dalla fondazione progresso Europa, riforme che hanno sottoscritto un appello congiunto al Governo affinché rivedano profondamente il recovery fund poiché al momento al Sud sono destinate meno risorse che al Nord ed alla Calabria, in pratica, quasi niente! Bisogna, quindi, lottare per i diritti delle donne ma anche per quelli della Calabria, della statale 106: basta disparità, disuguaglianze ed ingiustizie».