Sgombero a Boscarello: l’Amministrazione comunale si è mossa per un trattamento umano e dignitoso dei migranti
È stata proposta una sistemazione in alcune strutture socio-assistenziali del territorio. Novellis: «Necessario procedere all’integrazione sociale dei migranti»
CORIGLIANO-ROSSANO – Non solo sgomberare gli edifici occupati abusivamente, ma prendersi cura delle persone che in quegli edifici vivevano in condizioni disumane.
Questo il doppio binario su cui si è mossa l’Amministrazione comunale che, nella giornata di ieri mercoledì 3 febbraio, in seguito allo sgombero lampo effettuato nel centro del borgo marinaro di Schiavonea, si è mossa per garantire un trattamento umano e dignitoso dei migranti che occupavano lo stabile.
Sul posto erano infatti presenti, oltre alle forze dell’ordine e al sindaco Flavio Stasi, anche assistenti sociali e medici dell’Asp.
Dopo aver sottoposto i 5 uomini al tampone e averne accertato la negatività al covid 19, sono stati identificati. Alcuni di loro, essendo immigrati irregolari, sono stati accompagnati in Questura dove si è proceduto all’iter previsto nei casi di clandestini.
Per gli altri è stata proposta una sistemazione in alcune strutture socio-assistenziali del territorio. Gli uomini, però, hanno preferito non accettare e spostarsi autonomamente presso altre Città. Hanno affermato, infatti, di essere a Corigliano-Rossano solo di passaggio.
«È necessario – ha ribadito l’assessore alla Solidarietà Donatella Novellis – procedere a una integrazione sociale dei migranti, tramite la quale inserirli nel tessuto sociale cittadino evitando attriti con la comunità. Noi, come Amministrazione comunale ci stiamo muovendo in tal senso. Sperando che queste situazioni estreme di disagio sociale possano non verificarsi più».