Autorità portuale di Gioia Tauro, Cgil: «Il governo nomini un presidente»
Dopo sei anni di commissariamento il sindacato invoca la nomina di un nuovo presidente. Il tutto potrebbe essere un vantaggio anche per Corigliano-Rossano
GIOIA TAURO- «Francamente cominciamo a comprendere davvero poco il Commissario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, che nella lettera aperta alla “comunità portuale” fa una serie di affermazioni che stridono fortemente con la storia degli ultimi anni e anche, ce lo permetta, con la responsabilità che si è assunto il sindacato».
Inizia così il comunicato della CGIL che: «vorremmo ricordare al Commissario che nella complicata vertenza del 2016 si era deciso al Ministero di costituire l’Agenzia per la successiva collocazione dei lavoratori nelle attività portuali.
Non comprendiamo nemmeno, per la verità, l’affermazione secondo cui nelle prime settimane del 2021 “i traffici portuali hanno registrato un brusco calo e importantissime linee di navigazione trans-oceaniche sono state tempestivamente dirottate altrove”. A noi risulta che sia dovuto ad una normale riorganizzazione dei servizi che si fa ad ogni inizio anno, oltre ai lavori di manutenzione di un tratto della banchina ed il ritardo della messa in funzione delle gru acquistate lo scorso anno, e che dal prossimo mese si tornerà a crescere con le movimentazioni».
Il Sindacato avverte: «Noi crediamo che Gioia Tauro sia l’infrastruttura più preziosa per lo sviluppo della Calabria e va tutelata attraverso una vera e sincera capacità di confronto con le istituzioni per rafforzare non lo shipping che è già ad alti livelli, ma per modernizzare il sistema ferroviario favorendo il trasporto delle merci, creare una vera piattaforma logistica e costruire, attraverso la Zes, davvero un retroporto industriale. E poi pensiamo anche che l’anomalia di un Commissariamento che dura ormai da 6 anni va immediatamente sanata. Un commissario che è nominato dal Governo oggettivamente ad esso risponde. Infine, siamo tra quelli che pensano che avere scorporato i porti di Villa e Reggio dall’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria sia stato un errore che indebolisce l’intero sistema portuale calabrese e che invece va uniformato e rafforzato dallo Stretto a Corigliano e Crotone.Per questo al prossimo Ministro dei trasporti chiederemo l’immediata costituzione dell’Autorità di sistema portuale di Gioia e della Calabria, la fine della fase di Commissariamento e la nomina di un nuovo Presidente. Noi crediamo che Gioia Tauro sia l’infrastruttura più preziosa per lo sviluppo della Calabria e va tutelata attraverso una vera e sincera capacità di confronto con le istituzioni per rafforzare non lo shipping che è già ad alti livelli, ma per modernizzare il sistema ferroviario favorendo il trasporto delle merci, creare una vera piattaforma logistica e costruire, attraverso la Zes, davvero un retroporto industriale».